Laboratorio di Danza Popolare di Firenze 2020-21

Le danze saranno presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo.
Un po' per necessità un po' per scelta quest'anno ci saranno alcune novità...
PROGRAMMA:
Estadanza 2020
37° anno – 72a edizione
OLIVETO CITRA (SA) 17 - 22 agosto 2020
Le tarantelle nascoste
Corpi e spazi si incontrano
Estadanza fra Lucania, Cilento e Irpinia
Anno speciale, terribile, passato già alla storia per la sua pandemia: morte e paura attanagliano l’intera umanità. Ma la danza è speranza, voglia di essere, cultura... la danza è vita.
Estadanza, la più antica rassegna residenziale in Italia di corsi, studi ed eventi sulla danza e la cultura popolare, vuole esserci per segnare il suo 37° anno di vita.
Ogni anno, senza interruzione, riesce a proporre offerte didattiche che ampliano e approfondiscono la conoscenza del ricco patrimonio folklorico ed etnocoreutico della penisola. La sua didattica si basa su oltre 40 anni di intensa ricerca etnografica e storica dei balli italiani e segue rigore scientifico e metodologia filologica. I suoi arricchimenti teorici a carattere antropologico ed artistico sono unici, grazie al supporto di una vasta documentazione audiovisiva, di lunghi studi storici ed etnocoreologici e di collaborazioni di esperti competenti. Fuori dalle mode e dalle superficialità del momento, Estadanza percorre sentieri originali di conoscenza profonda, e mostra anche quest’anno esempi di tarantelle sconosciute, rimaste nascoste nel ricco e intricato panorama delle tradizioni meridionali. Vogliamo continuare a contribuire per la "Formazione degli insegnanti di danza popolare", affinché si elevi il livello talvolta mediocre di conoscenza della complessa disciplina dell'Etnocoreologia.
Inoltre un Laboratorio di "Teatro Danza" introduce nel ricco carnet storico delle esperienze estadanzine: una nuova via di conoscenza del proprio corpo in rapporto al tempo, allo spazio e all’entità del proprio essere.
TRATTURI- La pizzica pizzica tradizionale di Terra d'Otranto
TRATTURI
Le vie del ballo popolare in Italia
CISTERNINO (BR) sabato 21, domenica 22 marzo 2020
presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco
L'Associazione Culturale "Taranta" di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano, con la collaborazione con l’Istituto Salesiano di Cisternino e Massimiliano Morabito, un seminario didattico su
LA PIZZICA PIZZICA TRADIZIONALE
in Terra d’Otranto (Puglia)
Repertorio didattico:
Pizzica pizzica della Grecìa salentina (Cutrofiano, Martignano, Corigliano), pizzica pizzica a Ruffano, scotis di Corigliano d’Otranto
PROGRAMMA ORARIO DEL SEMINARIO
Sabato 21 marzo 2020
- h. 15,30: Iscrizioni e presentazione del corso
- h. 16,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 18,00: Conferenza: “Dall’abbandono all’invenzione: storia di un ballo chiamato pizzica”. Proiezioni video e dibattito
- h. 19,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 20,00: Cena condivisa fra i partecipanti e invitati
- h. 21,30: Festa da ballo col gruppo salentino “Malarazza Ensemble” e suonatori della Valle d’Itria sempre nell'Istituto salesiano.
Domenica 16 febbraio 2020
- h. 9,30: Breve lezione teorica con video
- h. 10,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 13,00: Chiusura dei lavori.
DOCENTI
- prof. Pino Gala, antropologo della danza
- dr. Tiziana Miniati, ricercatrice.
La saltarella di Bucchianico (CH)
Laboratorio didattico teorico-pratico
Bucchianico 15 marzo 2020 - h. 10 - 17
Sala dei banderesi e chiostro comunale
Un patrimonio locale per le future generazioni.
Dalla ricerca al reinnesto.
PROGRAMMA
h. 10,00: Iscrizioni e presentazione del corso
h. 10,15: Conferenza: La saltarella di Bucchianico: tipologia e caratteri peculiari.
h. 11,00: inizio del Laboratorio. Lezione tecnica di saltarella di Bucchianico
h. 13,00: pranzo collettivo condiviso
h. 14,30: ripresa del Laboratorio tecnica di saltarella di Bucchianico
h. 17,00: Chiusura dei lavori.
Docenti:
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
Concordanze - La saltarella di Amatrice a Spoltore
CONCORDANZE - culture tradizionali nelle terre d’Abruzzo
Spoltore (PE) Sabato 14 marzo 2020
Area E-spò, Via Dietro le Mura, 16/1
PROGRAMMA
h. 15,30: Iscrizioni
h. 16,00: Lezione tecnica di saltarella di Amatrice
h. 19,30: Lezione teorica con documenti video inediti
h. 20,00: Cena condivisa
h. 21,00: intrattenimento musicale, canoro e danzante.
Docenti:
prof. Pino Gala, antropologo della danza
dr. Tiziana Miniati, ricercatrice
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Per poter partecipare al seminario bisogna prenotarsi telefonando o mandando msg ai seguenti numeri, oppure segnalando la propria presenza sull’evento di Facebook.
338-5619192 Edgardo, 347-6186994 Tiziana, 347-5000000 Pino.
AMATRICE E LA SUA SALTARELLA
Amatrice e il suo territorio dell’alta valle del Velino hanno fatto parte dell’Abruzzo e al Regno delle due Sicilie fino al 1927.
TRATTURI 2- Le vie del ballo popolare in Italia
TARANTELLE E BATTICULO DELL’IRPINIA (Campania)
Seminario didattico organizzato da l'Associazione Culturale "Taranta" di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano, con la collaborazione con l’Istituto Salesiano di Cisternino e Massimiliano Morabito.
CISTERNINO (BR), sabato 15 domenica 16 febbraio 2020, presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco.
Repertorio didattico:
Tarantella processionale, in cerchio, a quattro e in coppia di Montemarano, batticulo di Castelfranci, Tarantella di Nusco.
PROGRAMMA ORARIO DEL SEMINARIO
Sabato 15 febbraio 2020
- h. 15,30: Iscrizioni e presentazione del corso
- h. 16,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 18,00: Conferenza, proiezioni video ed eventuale breve dibattito
- h. 19,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 20,30: Cena condivisa fra i partecipanti e invitati
- h. 21,30: Festa da ballo con musica dal vivo e/o registrata (aperta al pubblico) con suonatori irpini e della Valle d’Itria.
Domenica 16 febbraio 2020
- h. 9,30: Breve lezione teorica
- h. 10,00: Lezione tecnica di ballo
- h. 12,30: Chiusura dei lavori.
- h. 13: Pranzo collettivo presso una trattoria (facoltativo)
Tratturi - Le tarantelle della Basilicata a Cisternino
Le vie del ballo popolare in Italia
CISTERNINO (BR) sabato 18 domenica 19 gennaio 2020
presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco
L'Associazione Culturale "Taranta" di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano, con la collaborazione di Massimiliano Morabito, un seminario didattico su
TARANTELLE E PASTORALI DELLA BASILICATA
PREMESSA: la danza come codice identitario
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio e il sostentamento dei pastori.
Tale fenomeno incideva profondamente sui sistemi economici ed esistenziali delle popolazioni interessate.
Il viaggio transumante diventava così ciclico e senza soluzione di continuità, un’attività che i pastori di montagna si tramandavano di padre in figlio. Il tema del viaggio diveniva congenito all’esistenza e alla professione del pastore, tale da essere un marchio indelebile di identità.
La transumanza metteva in contatto persone di regioni e culture diverse e creava scambi di merci e di saperi: dialetti, usanze, oggetti, tecniche e conoscenze transitavano fra le persone che venivano a contatto. Il tratturo assumeva quindi anche un importante profilo simbolico di linee del destino e di incontri-mescolanze di esistenze.
ADRIATICA: La saltarella del Teramano
ADRIATICA
Danze e culture della costa orientale
LA SALTARELLA DEL TERAMANO E DELLA VAL VOMANO
Sabato 11 gennaio 2020 - ore 16-23
OFFIDA (AP), Enoteca regionale, ex Convento Francescano - Via G. Garibaldi 45
La ricca saltarella del Vomano
Continua il viaggio di “Adriatica” fra i tanti saltarelli e saltarelle della costa orientale della Penisola. Un viaggio che vuole sancire la ricchezza della tradizione coreutica e la necessità di conoscere e approfondire alcuni repertori di aree specifiche. Vogliamo far comprendere come le mille danze tradizionali italiane sono un patrimonio culturale da valorizzare e tutelare, poiché esse possono funzionalmente convivere con la vita sociale attuale e responsabilizzarci nel trasmettere tali giacimenti alle future generazioni.
Aperitivo e balli popolari
Mercoledì 20 novembre 2019, ore 20
presso il Circolo Ricreativo Culturale l'Unione
via Chiantigiana 177, Ponte a Ema, Firenze
La serata inizia con un bell'aperitivo frugale e genuino preparato coi prodotti di Mondeggi Bene Comune e segue con balli popolari di varie regioni italiane: quadriglie, tarantelle, un po’ di liscio e tanti altri, proposti dall'Ass. Cult. Taranta di Firenze.
Balli in gruppo, in cerchio e in coppia, accompagnati da musica dal vivo e buon vino naturale... Vi aspettiamo!
SANANDA - Le danze terapeutiche nella cultura popolare italiana
progetto e conduzione del prof. Pino Gala
I incontro: I BALLI SARDI
Castel del Monte (AQ) 28-29 settembre 2019
Il fenomeno plurisecolare del tarantismo, nelle sue differenti declinazioni locali, è il più classico e arcinoto esempio di come attraverso musica e danza si sono perpetuati modi e concezioni di terapia tradizionale verso stati di malessere psicofisico. Il tarantismo ha incuriosito per secoli medici, prelati, musici e intellettuali per la sua bizzarra originalità: l’unica via per la guarigione dagli effetti veri e presunti del creduto morso della tarantola era il ricorso ad una cura musicoreutica
Usare la danza per guarire è fenomeno antico e teorizzato anche dalla cultura classica, medievale e moderna.
In Italia oggi fra i balli che più restano radicati alla tradizione locale e frequentati, vi sono proprio quelli che, per alcune caratteristiche peculiari, conservano ancora una evidente o celata funzione terapeutica. I balli che curano, sia attraverso la via della semi-coscienza e dell’estasi liberatoria, sia attraverso l’arma della catarsi allusiva e pantomimica, rappresentano una categoria speciale nel ricco panorama etnocoreutico italiano, perché poco noti o di cui non si conoscono gli effetti benefici.
Pur se è cresciuto il numero di appassionati che riscoprono le danze di matrice popolare, in realtà molti falsi luoghi comuni circolano in questo vasto e complesso campo tematico: non si conoscono le differenziazioni morfologiche, persino il numero e la ricchezza formale, e soprattutto le numerose funzioni a cui i vari balli assolvono.
Laboratorio di Danza Popolare di Firenze
Programma 2019-2020 - (43° anno)
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 2
in S. Frediano ogni martedì sera: 1 ott. 2019 - 28 apr. 2020
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
Continua la lunga vita del Laboratorio di Danza Popolare di Firenze, il primo e più longevo corso d’Italia. Ogni anno proposte diverse, apparentamenti e confronti.
A Firenze negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di danza popolare: quasi sempre sono state nostre allieve che si sono autopromosse insegnanti ed esperte di ballo popolare, senza però alle spalle i lunghi decenni di ricerca etnografica e senza studi specifici di antropologia della danza.
Il programma annuale prevede un unico corso serale da ottobre a fine aprile, con intercalazione di feste serali, di incontri culturali, esperienze di osservazione diretta dei balli nei luoghi originali e di seminari didattici intensivi di fine settimana. In palestra si terranno le lezioni tecniche, in associazione (Via Alfani 51) quelle teoriche.
Le danze saranno presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo. Nessun altro centro di studi etnocoreologici può vantare un archivio di documentazione così vasto e capillare.
I docenti sono studiosi del settore, riconosciuti internazionalmente; essi presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali, con analisi dei movimenti specifici e dei vari stili: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati, Massimo Castagna.
PROGRAMMA
Estadanza in Abruzzo 2019
ORSOGNA (CH)
3 - 10 agosto 2019
36° anno – 71a edizione
BALLI POPOLARI ABRUZZESI
y LAS JOTAS DEL PAIS VALENCIANO
Dopo aver scoperto e studiato dalla fine degli anni '80 il particolare ballo della "cotta" di Orsogna, abbiamo attivato un'indagine di confronto sulle jotas originali di alcune regioni spagnole, fino a stipulare contatti, amicizie e collaborazioni con studiosi e insegnanti di jota. L’edizione 2019 di Estadanza vede l’inizio di un gemellaggio culturale fra Orsogna e Lucena del Cid, paese della provincia di Castellon, da cui giungerà una delegazione per insegnarci dal vivo le tante varianti di jota e fandango della zona.
Orsogna, paese distrutto dalla guerra e terra di partigiani della Majella, conserva gelosamente alcuni balli particolari come la cotta e la scioveta, inoltre ha uno dei gruppi folkloristici più antichi dell’Abruzzo: “La figlia di Jorio”.
ATTIVITÀ DIDATTICHE (32 ore di lezione e attività culturali)
- Antropologia e Storia della danza (prof. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica dei balli abruzzesi (inss. membri del gruppo folk “La figlia di Jorio”, Biagi, Gala P., Gala S., Miniati): 16 h.
- Tecnica dei balli spagnoli: ins. Elena Vicent Vidal: 10 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 2 h.
- Convegno di studi: “Italia meridionale-Spagna: culture a confronto”: 3 h.
REPERTORI COREUTICI:
- Balli abruzzesi: saltarella, cotta, scioveta, ‘ntriccicapiedi, mazurka scambiata, quadriglia di Orsogna, zumparella, spallata, jisciana, sirpitillë e lu sciottë dei monti Frentanie balli gioco.
- Balli spagnoli: varie jotas, fandango e seguidilla della regione valenziana.
TRATTURI - Le vie del ballo popolare in Italia - I BALLI DELLE PUGLIE
TRATTURI
Le vie del ballo popolare in Italia
Percorsi antropologici e didattici di Pino Gala
L'AQUILA, 26-27 gennaio 2019
BALLI TRADIZIONALI DELLE PUGLIE
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio.
CONCORDANZE: La saltarella della Laga
CONCORDANZE & TRATTURI 2018-19
Itinerari di uomini e culture lungo i tratturi.
Viaggio nei balli e nei contesti culturali dell’Italia centro-meridionale
Progetto di Pino Gala
SEDE: Società Operaia di Mutuo Soccorso, P.zza d'Albenzio – Spoltore (PE)
Sabato pomeriggio 19 gennaio 2019 – h. 15,30-19,30
LA SALTARELLA nei monti della Laga
L’Appenino teramano, prima di incontrare la maestosa presenza del Gran Sasso, presenta una conformazione montuosa dalle vette più arrotondate: sono i Monti della Laga, che si estendono dalla Valle Castellana e al versante settentrionale della valle del Vomano fino al versante occidentale di Amatrice e all’alta valle del Velino (abruzzese da secoli sino al 1927).
In questa zona montuosa si sono conservate fino agli scorsi decenni delle forme di saltarella estremamente vivace e virtuosa. Con la musica dai ritmi e dalle cadenze incalzanti, con la presenza di ciaramella e tamburello nel versante amatriciano, con “lu ddu bottë” sul versante adriatico.
TRATTURI - Le vie del ballo popolare in Italia
Percorsi antropologici e didattici di Pino Gala
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio.
Tale fenomeno incideva profondamente sui sistemi economici ed esistenziali delle popolazioni interessate.
Il viaggio transumante diventava così ciclico e senza soluzione di continuità, un’attività che i pastori di montagna si tramandavano di padre in figlio. Il tema del viaggio diveniva congenito all’esistenza e alla professione del pastore, tale che essere un marchio indelebile di identità.
La transumanza metteva in contatto persone di regioni e culture diverse e creava scambi di merci e di saperi: dialetti, usanze, oggetti, tecniche e conoscenze transitavano fra le persone che venivano a contatto. Il tratturo assumevano quindi anche un importante profilo simbolico di linee del destino e di incontri-mescolanze di esistenze.
L’Abruzzo è fra le regioni italiane quella più caratterizzata dalla transumanza a lungo tragitto: oltre alla campagna romana e alla Maremma toscana o alle riviere picene, i percorsi più frequenti erano quelli verso le Puglie, lungo una fitta rete di tratturi e tratturelli che percorrevano sino a oltre 3-400 miglia. Anche canti, musiche e balli si apprendevano e si cedevano nei lunghi mesi di vita da forestieri, così pian piano piccoli processi di ibridismo culturale si realizzavano.
Il progetto “Tratturi” vuole seguire simbolicamente tali sentieri di migrazione e trasformarli in flussi di conoscenze e scambi: è come mettersi metaforicamente lungo tali vie per compiere viaggi del sapere nelle culture locali, a dimostrazione di quanto sia ricca l’Italia di tesori etnici.
Anche il ricercatore-etnografo è un po’ come un pastore transumante: ha percorso per decenni lunghi e faticosi tratturi per esplorare, scavare ed estrarre conoscenze sui modi e i concetti di vita delle comunità osservate. Oggi egli sente il dovere di divulgare le sue scoperte e narrare, attraverso i diversi linguaggi corporali della danza, storie e contesti locali.
“Tratturi” sarà un viaggio “altro” in repertori fuori delle mode folk, dentro linguaggi locali fedeli agli originali, per una comprensione più filologica e rispettosa degli usi tradizionali
DiversaMenteDanza presenta una rassegna di grande pregio, curata dal Professor Pino Gala, gli incontri sono aperti a tutti, possono essere frequentati singolarmente oppure è possibile sottoscrivere l'abbonamento per l'intera stagione di studio. Le date, salvo variazioni, sono quelle riportate in calendario.
Programma generale
24-25 novembre 2018: Balli tradizionali dell’Abruzzo
Repertorio: saltarella della Val Vomano, lu entre e esce e saltarella della dell’area frentana, cotta e mazurka fiorata di Orsogna, danza e cotiglione del Teramano.
26-27 gennaio 2019: Balli tradizionali della Puglia
Repertorio: tarantella di Carpino, pizzica pizzica di Cutrofiano, scotis di Corigliano d’Otranto, pizzica pizzica e scozië di Cisternino, polka rossa.
16-17 febbraio 2019: Balli tradizionali della Sicilia
Repertorio: ballettu dei Peloritani, scotis geracese, scotis col fazzoletto, 4 passi, sciatamarra, contraddanza.
16-17 marzo 2019: Balli sul tamburo dell’area napoletana
Repertorio: balli ‘n coppë o tammurrë di Terzigno-Ottaviano e dell’area domiziana.
11-12 maggio 2019: Balli tradizionali della Basilicata
Repertorio: tarantella della Val d’Agri, tarantella figurata dell’area vulturana, tarantella in cerchio e pastorale del Pollino, polka fiorata, lu pichë e palë.
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Potete contattarci per ricevere le informazioni di cui avete bisogno, per prenotare la vostra partecipazione ad uno o a più incontri, per conoscere costi e modalità di iscrizione.
diversamentedanza.teatrodanza@gmail.com
+39 338 7849738
Per avere informazioni sul repertorio di ciascun incontro:
taranta@taranta.it - Tel. 347-5000000
Corso di Formazione sui balli-gioco in Italia
I BALLI GIOCO IN ITALIA
Proposta didattica di Giuseppe M. Gala
L'Ass. Cult. Taranta di Firenze e la UISP-Lega Danza, in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e il Comitato Regionale Lombardo FITP, hanno il piacere di comunicare che è stato organizzato uno Stage nazionale di Formazione per gli insegnanti e gli appassionati di danza popolare e per i docenti di ogni ordine e tipologia di scuola.
IMPORTANZA DEL BALLO-GIOCO NELLA STORIA E NELLA FORMAZIONE
Spesso nella didattica scolastica e nelle rappresentazioni dei gruppi folkloristici si trascura una componente importante del vasto repertorio del patrimonio culturale italiano. Per secoli in assenza di strutture istituzionali per l’istruzione dei ragazzi delle classi meno abbienti, queste hanno provveduto a formare e istruire le nuove generazioni in modo originale, intelligente e accattivante. Un mezzo educativo di grande efficienza è stato il ballo-gioco, che di solito univa arti diverse (canto, musica, danza) a scopo formativo:
insegnar divertendo, apprender giocando.
Uno degli elementi più importanti del ballo popolare è infatti la sua efficace funzione ludica. Ballare per divertirsi e giocare col corpo, il canto, la musica, le persone e gli oggetti sono attività antichissime, che la tradizione popolare ha perpetuato sino a noi, ricavandone sia un effetto spettacolare che un’efficacia pedagogica.
Il progetto di Corso di Formazione specialistico propone una riflessione culturale sull’argomento e l’apprendimento esecutivo di numerosi balli-gioco direttamente attinti dalla tradizione di varie regioni italiane mediante una ricerca quarantennale sul campo.
Il partecipante si troverà di fronte con immensa sorpresa ad una inaspettata ricchezza coreutica, arrivata sino ai giorni nostri grazie al carattere perpetuativo e identificante della tradizione. Balli cantati, balli pantomimici, balli di competizione giocosa, balli allusivi, balli di abilità intuitive e inventive, balli di improvvisazione estemporanea, ecc. hanno educato per secoli sia i piccoli che i grandi, hanno trasmesso competenze ed hanno costituito privilegiati percorsi per una piacevole socializzazione.
LABORATORIO di DANZA POPOLARE di FIRENZE 2018-19
Programma 2018-2019 - (42° anno)
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
affiliata alla UISP Lega Danza - Settore Danze Etniche
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 2
in S. Frediano ogni martedì sera: 9 ott. 2018 - 14 mag. 2019
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
MENO BALLI E PIÙ DEGUSTATI
Quest’anno il Laboratorio di danza popolare fiorentino concentra la sua didattica su un numero minore di balli, al fine di far apprendere bene agli allievi i balli studiati e di evitare consumismo e confusioni.
Ciononostante il laboratorio si concentrerà nella prima sezione (ottobre-dicembre) sia sui repertori regionali del centro-sud, sia sui balli di gruppo come le contraddanze e infine continuerà il percorso già intrapreso sui tanti balli legati e figurati presenti in tutte le regioni.
Le danze saranno presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo. Nessun altro centro di studi etnocoreologici può vantare un archivio di documentazione così vasto e capillare.
Il Laboratorio presenta un lungo calendario a corsi paralleli nella prima parte e a corso unico da gennaio in poi, per arricchire l’offerta di balli e creare occasione di socializzazione fra i partecipanti.
In palestra si terranno le lezioni tecniche, in associazione (Via Alfani 51) quelle teoriche.
I docenti sono studiosi del settore, riconosciuti internazionalmente; essi presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali, con analisi dei movimenti specifici e dei vari stili: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati.
PROGRAMMA
I corsi di danza sono articolati fino a dicembre su due fasce orarie: prima serata e seconda serata. Ogni fascia è divisa in sezioni tematiche.
Estadanza 2018 in Abruzzo
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
ORSOGNA (CH)
70aa edizione di Estadanza
6 - 12 agosto 2018
Torniamo dopo molti anni nell’Abruzzo meridionale, e precisamente a Orsogna, terra di un ballo speciale: la cotta, ossia una jota spagnola trapiantata da secoli in questa zona. Grazie alla collaborazione col gruppo folk “La figlia di Jorio” e il comune di Orsogna, nasce una nuova dimensione di Estadanza in un ambiente ospitale e cordiale. Anche qui ci saranno gli “Alberi della memoria”(incontri con gli anziani), escursioni ecologiche sul massiccio della Majella, visite artistiche nei centri limitrofi e una rassegna di musica popolare abruzzese. Le danze locali saranno insegnate da esperti del paese, mentre i ricercatori dell’Ass. Taranta insegneranno altre danze dell’area frentana. Un convegno di studi su “Abruzzo: tradizioni oggi”, le lezioni teoriche di Antropologia e Storia della danza, tanti video di ricerca per osservare forme e contesti originali dei balli e tante relazioni umane fra partecipanti e abitanti del luogo arricchiranno l’esperienza di una settimana vissuta insieme fra tutti i partecipanti. Festeggeremo così la settantesima edizione di Estadanza.
Orsogna, paese distrutto dalla guerra e terra di partigiani della Majella, conserva gelosamente alcuni balli particolari come la cotta e la scioveta, inoltre ha uno dei gruppi folkloristici più antichi dell’Abruzzo: “La figlia di Jorio”.
ATTIVITÀ DIDATTICHE (29 ore di lezione e attività culturali)
- Antropologia e Storia della danza (prof. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica del ballo (membri del gruppo folk “La figlia di Jorio”, Biagi, Gala P., Gala S., Miniati): 18 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 3 h.
- Convegno di studi: “Abruzzo: tradizioni oggi”: 3 h.
REPERTORI COREUTICI:
- Balli abruzzesi: saltarella, cotta, scioveta, danzo, ‘ntriccicapiedi, saltarella di Castelfrentano (in cerchio, a quattro, a tre e in coppia), mazurka scambiata, lu sciottë, lu scagnariello, quadriglia e balli gioco.
SCUOLA DI MUSICA POPOLARE
- Corso di organetto (minimo 3 partecipanti): ins. Stefano Rosica (10 h.)
- Corso di tamburello abruzzese (minimo 5 partecipanti): Pino Gala (10 h.)
OSPITALITÀ
Sistemazione gratuita: i partecipanti alloggeranno nella Scuola primaria di Orsogna in aule munite di 4-5 letti (posti limitati). Portarsi lenzuola e biancheria personale. Le lezioni di danza e di teoria si terranno presso il palazzetto dello sport. Lezione teoriche nel teatro-aula magna della scuola primaria.
Altra sistemazione: in strutture locali a pagamento. La segreteria di Estadanza fornirà informazioni.
Vitto: mensa presso la Scuola primaria con pasti tradizionali abruzzesi preparati da cuoche locali.
VISITE, INCONTRI e CONCERTI
Durante le giornate estadanzine ci saranno escursioni artistiche ed ambientali (città d’arte e Majella), incontri con anziani e artigiani, concerti serali di musica abruzzese. Esibizione del gruppo folk “La figlia di Jorio” di Orsogna.
COME ARRIVARE
Orsogna è a 16 km da Ortona, città collegata con ferrovia, autostrada e autobus lungo la costa adriatica con le principali città italiane. Per informazioni sui mezzi pubblici potete chiedere alla segreteria di Estadanza.
* * *
COSTI, ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
• Corso di balli calabresi e campani a Castrovillari: € 100
• Corso di balli abruzzesi a Orsogna: € 100.
• Corsi di strumenti musicali: € 6 ad ora.
• Tutti i corsi di ballo in Calabria e Abruzzo: € 150.
• Costo del vitto: 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena): il vitto diventa parte integrante del costo complessivo del corso (eccetto per i locali).
? Obbligatoria la tessera 2018 dell’Ass. Cult. Taranta (€ 15).
• Alloggio gratuito (nelle condizioni suddette).
ISCRIZIONI
? Chi vuole iscriversi deve telefonare o scrivere in associazione per ottenere la disponibilità dei posti, ricevuto l’assenso, deve compilare un apposito modulo d’iscrizione e versare l’anticipo di € 50 sul c/c postale sottoscritto (o per bonifico bancario), precisando il tipo di corso cui vuole partecipare e il proprio recapito (con telefono); la rimanente cifra verrà poi saldata all’inizio della manifestazione.
? MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI:
- C/c postale N° 26456509 intestato a Choreola / Taranta - Via Alfani 51 - 50121 FIRENZE
- Coordinate bancarie: Cassa Risparmio Firenze - Via Bufalini, 6 –
IBAN= IT52 O061 6002 8000 0009 6161C00 - BIC/swift: CFRIIT3FXXX
INFORMAZIONI
Tel. Mobile: 347-6186994 / 340-5131771 / 347-5000000
Sito: www.taranta.it
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta Tradizioni Popolari (pagina e profilo)
AVVISI
? L’Ass. Cult. “Taranta” non ha fini di lucro. Le entrate dei corsi, detratte le spese di segreteria e degli operatori esterni, sono devolute alla ricerca e alle pubblicazioni.
? L'organizzazione si riserva i diritti di accettazione delle iscrizioni e di eventuali variazioni del programma.
? È vietato filmare le manifestazioni della rassegna senza autorizzazione.
? I corsi sono gratuiti per i collaboratori e i residenti del posto (solo tessera associativa).
Estadanza 2018 in Calabria
Castrovillari (CS)
22 - 29 luglio 2018
69aa edizione
Estadanza in Calabria
Per la quarta volta consecutiva Estadanza si svolge in Calabria, grazie alla preziosa collaborazione della "Proloco di Castrovillari" e del gruppo folk "Proloco del Pollino". Da tre anni abbiamo istituito la formula "CONCORDANZE: regioni e tradizioni a confronto", confrontiamo cioè i repertori locali della Calabria con quelli di altre regioni del sud.
Quest’anno tocca alla Campania: regione ricchissima di balli, tant’è che abbiamo scelto di affrontare solo i balli di zone specifiche della regione: l’area vesuviana, il Sannio e il Matese casertano.
Oltre ai corsi didattici, che si tengono nel bel castello aragonese, interessantissime sono le esperienze degli “Alberi della memoria”, incontri con gli anziani dei paesi della zona, con racconti di vita, cucina casalinga, canti, esibizioni e balli.
Inoltre il bel festival di musiche etno-jazz “Suoni”, l’analisi di documentari etnografici (testimonianze irripetibili perché anche in questa regione si registrano abbandoni di usanze e trasformazioni radicali), le escursioni naturalistiche nel parco nazionale del Pollino e l’incontro con la cultura arbresh (albanese) rendono anche questa puntata unica e intrigante.
CONCORDANZE: due regioni a confronto:
CALABRIA e CAMPANIA
tarantelle, pastorali e villanelle della calabria- balli sul tamburo e ballarelle della campania
Le lezioni dei due repertori diversi si alterneranno durante le intense giornate di Estadanza. Le lezioni teoriche di Etnocoreologia, di Storia della Danza etnica, e di Antropologia della danza allargheranno gli orizzonti culturali dei partecipanti con riflessioni su resistenze e dispersioni di certe espressioni delle comunità locali, sulla dislocazione dei repertori, sulle contaminazioni, le perdite, il consumo folk, sul senso e l’importanza dell’appartenenza culturale.
DISCIPLINE (32 ore di lezioni pratiche, teoriche e attività culturali):
- Antropologia della danza e Storia della danza etnica (prof. P. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica dei balli calabresi (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 11 h.
- Tecnica dei balli campani (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 9 h.
- Etnomusicologia (M° L. Stabile): 1 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con i depositari della tradizione: 6 h.
REPERTORI DIDATTICI
Balli calabresi: Tarantelle e pastorali del Pollino, tarantella silana, tarantelle “figurate” del Reventino, villanella d’Aspromonte, balli-gioco, scotis, quadriglia
Balli campani: balli sul tamburo (vari stili) dell’area vesuviana e domiziana, ballarelle del Matese casertano e balli del Sannio.
CORSI DI MUSICA
Corsi di strumenti e canto della tradizione calabra tenuti da musici calabresi.
- organetto reggitano (due bassi): Paolo Martino
- tamburello calabrese: Mattia De Luca
- canto popolare calabrese: a cura di Gerardo Bonifati
***
OSPITALITÀ
I partecipanti saranno alloggiati gratuitamente dalla Pro Loco del Pollino nell’Istituto Alberghiero di Castrovillari (stanze da 2, 3 e 4 letti con bagno in camera). Portarsi lenzuola e biancheria personale.
Vitto: I pasti di cucina tradizionale calabro-lucana saranno consumati a prezzo convenzionato di 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena).presso il refettorio dell’Istituto e saranno preparati da cuochi locali. Servizio ai tavoli a turno da parte dei partecipanti.
Altra sistemazione: Castrovillari è la più importante cittadine della Calabria settentrionale, dove è facile trovare altre strutture ricettive (alberghi, B&B, appartamenti privati, ecc), chi vuole servirsi di tale soluzione a proprie spese è invitato a prenotare prima possibile. L'organizzazione di Estadanza fornirà elenchi di punti di accoglienza.
VISITE, INCONTRI e FESTIVAL ETNO-JAZZ
Durante il corso di base vi saranno incontri con tradizioni ed escursioni artistiche e ambientali (parco nazionale del Pollino, Morano Calabro) in zona. Quattro serate di festival Etno-jazz e feste nei paesi vicini.
COME ARRIVARE
Castrovillari è collegata in autobus con le principali città italiane, in ferrovia con Cosenza e in auto si trova lungo la Salerno-Reggio Calabria. Per informazioni sui mezzi pubblici potete chiedere alla segreteria di Estadanza.
COSTI, ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
• Corso di balli calabresi e campani a Castrovillari: € 100
• Corso di balli abruzzesi a Orsogna: € 100.
• Corsi di strumenti musicali: € 6 ad ora.
• Tutti i corsi di ballo in Calabria e Abruzzo: € 150.
• Costo del vitto: 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena): il vitto diventa parte integrante del costo complessivo del corso (eccetto per i locali).
. Obbligatoria la tessera 2018 dell’Ass. Cult. Taranta (€ 15).
• Alloggio gratuito (nelle condizioni suddette)
ISCRIZIONI
Chi vuole iscriversi deve telefonare o scrivere in associazione per ottenere la disponibilità dei posti, ricevuto l’assenso, deve compilare un apposito modulo d’iscrizione e versare l’anticipo di € 50 sul c/c postale sottoscritto (o per bonifico bancario), precisando il tipo di corso cui vuole partecipare e il proprio recapito (con telefono); la rimanente cifra verrà poi saldata all’inizio della manifestazione.
MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI:
- C/c postale N° 26456509 intestato a Choreola / Taranta - Via Alfani 51 - 50121 FIRENZE
- Coordinate bancarie: Cassa Risparmio Firenze - Via Bufalini, 6 –
IBAN= IT52 O061 6002 8000 0009 6161C00 - BIC/swift: CFRIIT3FXXX
INFORMAZIONI
Tel. Mobile: 347-6186994 / 340-5131771 / 347-5000000
Sito: www.taranta.it
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta Tradizioni Popolari (pagina e profilo)
AVVISI
+ L’Ass. Cult. “Taranta” non ha fini di lucro. Le entrate dei corsi, detratte le spese di segreteria e degli operatori esterni, sono devolute alla ricerca e alle pubblicazioni.
+ L'organizzazione si riserva i diritti di accettazione delle iscrizioni e di eventuali variazioni del programma.
+ È vietato filmare le manifestazioni della rassegna senza autorizzazione.
+ I corsi sono gratuiti per i collaboratori e i residenti del posto (solo tessera associativa).
Balli di primavera
Corso di danze popolari italiane a Vinci
Da alcuni anni l’UNESCO ha avviato una campagna mondiale di valorizzazione e tutela del patrimonio intangibile dell’umanità. In tale “ricchezza ereditaria” ci sono soprattutto le tradizioni popolari e i tanti saperi e le tante pratiche prodotti dalle generazioni che ci hanno preceduto. Patrimonio immateriale, ad esempio, sono i canti, i proverbi, le musiche, i balli, la gastronomia, le lingue, la gestualità, ecc.
I ricercatori dell’Associazione Culturale Taranta di Firenze sin dagli anni ’70 si dedicano al reperimento, documentazione e studio delle forme espressive della cultura popolare italiana, specializzandosi in un settore degli studi demo-etno-antropologici rimasto sino ad allora marginale: l’Etnocoreologia o lo studio della danza etnica.
Da questo patrimonio traiamo il repertorio dei nostri corsi caratterizzati, da un lato, da rigore scientifico e serietà, dall’altro dalla capacità di creare un clima confidenziale e ironico tipico delle situazioni di festa, contesto privilegiato della danza popolare. Il ballo infatti è anche uno strumento per stare bene insieme, divertirsi sperimentando le capacità di movimento e di relazione del nostro corpo.
Dove: Casa del Popolo di VINCI
Quando: mercoledì ore 17-19 (18 aprile e 2, 9, 16 maggio)
Programma: si esploreranno alcune danze di diverse regioni italiane in modo da dare lìidea della vastità e varietà di repertori.
I balli previsti sono: Pizzica pizzica salentina, Manfrine toscane, Tarantella lucana, Quadriglia.
Insegnanti: Pino e Sabina Gala
Costo: 10€ a lezione (40€ il mese)
Info: 340 5131771, 338 5076362
Balli sardi della Barbagia a Firenze
SEMINARIO DI BALLI SARDI DELLA BARBAGIA
Tradizione di Ovodda e Olzai
Firenze, 14 e 15 aprile 2018
presso Sala del Circolo “Il Campino”
Via Caccini (zona Careggi) - Bus nn, 14, 28
L’Associazione Culturale “Taranta” di Firenze con la collaborazione dell’ACSIT (Associazione Culturale dei Sardi in Toscana) propone un seminario didattico sui balli tradizionali di Ovodda e Olzai, nel cuore della Barbagia di Ollolai.
Insegnanti:
Il corso sarà condotto dai ballerini tradizionali Fabio Lai e Pierangela Morisano, provenienti direttamente dai luoghi dei balli.
Organetto (musica dal vivo):
Ovidio Lai
Repertorio:
ballu ovoddesu, dillu, passu torrau, dantza, ballu tundu di Olzai.
PROGRAMMA
Sabato 14 aprile
h. 15,00: Iscrizioni
h. 15,30: Presentazione del corso - Lezione di ballo
h. 17,00: Lezione teorica: “La tradizioni ovoddesi” - proiezione di documentari video.
h. 18,00: Lezione di ballo
h. 19,30: trasferimento alla sede dell’ACSIT
h. 20,30: Piazza S. Croce 19: Cena e festa da ballo presso sede dell’ Associazione Culturale dei Sardi in Toscana. [Ciascuno porti qualcosa da mangiare e bere, da condividere con gli altri]
Domenica 15 aprile
h. 9,30 - 12,30: Lezione di ballo
COSTI
Seminario intero: 30 € (studenti e soci ACSIT 25 €)
Una sola sezione (sabato pomeriggio o domenica mattina): 15 €.
INFORMAZIONI
Tel. 349-4312349 (Tamara), 340-5131771 (Sabina), 347-6186994 (Tiziana)
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta tradizioni popolari, Balli popolari a Firenze.
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