Estadanza 2018 in Calabria
Castrovillari (CS)
22 - 29 luglio 2018
69aa edizione
Estadanza in Calabria
Per la quarta volta consecutiva Estadanza si svolge in Calabria, grazie alla preziosa collaborazione della "Proloco di Castrovillari" e del gruppo folk "Proloco del Pollino". Da tre anni abbiamo istituito la formula "CONCORDANZE: regioni e tradizioni a confronto", confrontiamo cioè i repertori locali della Calabria con quelli di altre regioni del sud.
Quest’anno tocca alla Campania: regione ricchissima di balli, tant’è che abbiamo scelto di affrontare solo i balli di zone specifiche della regione: l’area vesuviana, il Sannio e il Matese casertano.
Oltre ai corsi didattici, che si tengono nel bel castello aragonese, interessantissime sono le esperienze degli “Alberi della memoria”, incontri con gli anziani dei paesi della zona, con racconti di vita, cucina casalinga, canti, esibizioni e balli.
Inoltre il bel festival di musiche etno-jazz “Suoni”, l’analisi di documentari etnografici (testimonianze irripetibili perché anche in questa regione si registrano abbandoni di usanze e trasformazioni radicali), le escursioni naturalistiche nel parco nazionale del Pollino e l’incontro con la cultura arbresh (albanese) rendono anche questa puntata unica e intrigante.
CONCORDANZE: due regioni a confronto:
CALABRIA e CAMPANIA
tarantelle, pastorali e villanelle della calabria- balli sul tamburo e ballarelle della campania
Le lezioni dei due repertori diversi si alterneranno durante le intense giornate di Estadanza. Le lezioni teoriche di Etnocoreologia, di Storia della Danza etnica, e di Antropologia della danza allargheranno gli orizzonti culturali dei partecipanti con riflessioni su resistenze e dispersioni di certe espressioni delle comunità locali, sulla dislocazione dei repertori, sulle contaminazioni, le perdite, il consumo folk, sul senso e l’importanza dell’appartenenza culturale.
DISCIPLINE (32 ore di lezioni pratiche, teoriche e attività culturali):
- Antropologia della danza e Storia della danza etnica (prof. P. Gala, antropologo): 5 h.
- Tecnica dei balli calabresi (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 11 h.
- Tecnica dei balli campani (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 9 h.
- Etnomusicologia (M° L. Stabile): 1 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con i depositari della tradizione: 6 h.
REPERTORI DIDATTICI
Balli calabresi: Tarantelle e pastorali del Pollino, tarantella silana, tarantelle “figurate” del Reventino, villanella d’Aspromonte, balli-gioco, scotis, quadriglia
Balli campani: balli sul tamburo (vari stili) dell’area vesuviana e domiziana, ballarelle del Matese casertano e balli del Sannio.
CORSI DI MUSICA
Corsi di strumenti e canto della tradizione calabra tenuti da musici calabresi.
- organetto reggitano (due bassi): Paolo Martino
- tamburello calabrese: Mattia De Luca
- canto popolare calabrese: a cura di Gerardo Bonifati
***
OSPITALITÀ
I partecipanti saranno alloggiati gratuitamente dalla Pro Loco del Pollino nell’Istituto Alberghiero di Castrovillari (stanze da 2, 3 e 4 letti con bagno in camera). Portarsi lenzuola e biancheria personale.
Vitto: I pasti di cucina tradizionale calabro-lucana saranno consumati a prezzo convenzionato di 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena).presso il refettorio dell’Istituto e saranno preparati da cuochi locali. Servizio ai tavoli a turno da parte dei partecipanti.
Altra sistemazione: Castrovillari è la più importante cittadine della Calabria settentrionale, dove è facile trovare altre strutture ricettive (alberghi, B&B, appartamenti privati, ecc), chi vuole servirsi di tale soluzione a proprie spese è invitato a prenotare prima possibile. L'organizzazione di Estadanza fornirà elenchi di punti di accoglienza.
VISITE, INCONTRI e FESTIVAL ETNO-JAZZ
Durante il corso di base vi saranno incontri con tradizioni ed escursioni artistiche e ambientali (parco nazionale del Pollino, Morano Calabro) in zona. Quattro serate di festival Etno-jazz e feste nei paesi vicini.
COME ARRIVARE
Castrovillari è collegata in autobus con le principali città italiane, in ferrovia con Cosenza e in auto si trova lungo la Salerno-Reggio Calabria. Per informazioni sui mezzi pubblici potete chiedere alla segreteria di Estadanza.
COSTI, ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
• Corso di balli calabresi e campani a Castrovillari: € 100
• Corso di balli abruzzesi a Orsogna: € 100.
• Corsi di strumenti musicali: € 6 ad ora.
• Tutti i corsi di ballo in Calabria e Abruzzo: € 150.
• Costo del vitto: 20 € al giorno (colazione, pranzo e cena): il vitto diventa parte integrante del costo complessivo del corso (eccetto per i locali).
. Obbligatoria la tessera 2018 dell’Ass. Cult. Taranta (€ 15).
• Alloggio gratuito (nelle condizioni suddette)
ISCRIZIONI
Chi vuole iscriversi deve telefonare o scrivere in associazione per ottenere la disponibilità dei posti, ricevuto l’assenso, deve compilare un apposito modulo d’iscrizione e versare l’anticipo di € 50 sul c/c postale sottoscritto (o per bonifico bancario), precisando il tipo di corso cui vuole partecipare e il proprio recapito (con telefono); la rimanente cifra verrà poi saldata all’inizio della manifestazione.
MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI:
- C/c postale N° 26456509 intestato a Choreola / Taranta - Via Alfani 51 - 50121 FIRENZE
- Coordinate bancarie: Cassa Risparmio Firenze - Via Bufalini, 6 –
IBAN= IT52 O061 6002 8000 0009 6161C00 - BIC/swift: CFRIIT3FXXX
INFORMAZIONI
Tel. Mobile: 347-6186994 / 340-5131771 / 347-5000000
Sito: www.taranta.it
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta Tradizioni Popolari (pagina e profilo)
AVVISI
+ L’Ass. Cult. “Taranta” non ha fini di lucro. Le entrate dei corsi, detratte le spese di segreteria e degli operatori esterni, sono devolute alla ricerca e alle pubblicazioni.
+ L'organizzazione si riserva i diritti di accettazione delle iscrizioni e di eventuali variazioni del programma.
+ È vietato filmare le manifestazioni della rassegna senza autorizzazione.
+ I corsi sono gratuiti per i collaboratori e i residenti del posto (solo tessera associativa).
Balli di primavera
Corso di danze popolari italiane a Vinci
Da alcuni anni l’UNESCO ha avviato una campagna mondiale di valorizzazione e tutela del patrimonio intangibile dell’umanità. In tale “ricchezza ereditaria” ci sono soprattutto le tradizioni popolari e i tanti saperi e le tante pratiche prodotti dalle generazioni che ci hanno preceduto. Patrimonio immateriale, ad esempio, sono i canti, i proverbi, le musiche, i balli, la gastronomia, le lingue, la gestualità, ecc.
I ricercatori dell’Associazione Culturale Taranta di Firenze sin dagli anni ’70 si dedicano al reperimento, documentazione e studio delle forme espressive della cultura popolare italiana, specializzandosi in un settore degli studi demo-etno-antropologici rimasto sino ad allora marginale: l’Etnocoreologia o lo studio della danza etnica.
Da questo patrimonio traiamo il repertorio dei nostri corsi caratterizzati, da un lato, da rigore scientifico e serietà, dall’altro dalla capacità di creare un clima confidenziale e ironico tipico delle situazioni di festa, contesto privilegiato della danza popolare. Il ballo infatti è anche uno strumento per stare bene insieme, divertirsi sperimentando le capacità di movimento e di relazione del nostro corpo.
Dove: Casa del Popolo di VINCI
Quando: mercoledì ore 17-19 (18 aprile e 2, 9, 16 maggio)
Programma: si esploreranno alcune danze di diverse regioni italiane in modo da dare lìidea della vastità e varietà di repertori.
I balli previsti sono: Pizzica pizzica salentina, Manfrine toscane, Tarantella lucana, Quadriglia.
Insegnanti: Pino e Sabina Gala
Costo: 10€ a lezione (40€ il mese)
Info: 340 5131771, 338 5076362
Balli sardi della Barbagia a Firenze
SEMINARIO DI BALLI SARDI DELLA BARBAGIA
Tradizione di Ovodda e Olzai
Firenze, 14 e 15 aprile 2018
presso Sala del Circolo “Il Campino”
Via Caccini (zona Careggi) - Bus nn, 14, 28
L’Associazione Culturale “Taranta” di Firenze con la collaborazione dell’ACSIT (Associazione Culturale dei Sardi in Toscana) propone un seminario didattico sui balli tradizionali di Ovodda e Olzai, nel cuore della Barbagia di Ollolai.
Insegnanti:
Il corso sarà condotto dai ballerini tradizionali Fabio Lai e Pierangela Morisano, provenienti direttamente dai luoghi dei balli.
Organetto (musica dal vivo):
Ovidio Lai
Repertorio:
ballu ovoddesu, dillu, passu torrau, dantza, ballu tundu di Olzai.
PROGRAMMA
Sabato 14 aprile
h. 15,00: Iscrizioni
h. 15,30: Presentazione del corso - Lezione di ballo
h. 17,00: Lezione teorica: “La tradizioni ovoddesi” - proiezione di documentari video.
h. 18,00: Lezione di ballo
h. 19,30: trasferimento alla sede dell’ACSIT
h. 20,30: Piazza S. Croce 19: Cena e festa da ballo presso sede dell’ Associazione Culturale dei Sardi in Toscana. [Ciascuno porti qualcosa da mangiare e bere, da condividere con gli altri]
Domenica 15 aprile
h. 9,30 - 12,30: Lezione di ballo
COSTI
Seminario intero: 30 € (studenti e soci ACSIT 25 €)
Una sola sezione (sabato pomeriggio o domenica mattina): 15 €.
INFORMAZIONI
Tel. 349-4312349 (Tamara), 340-5131771 (Sabina), 347-6186994 (Tiziana)
Mail: taranta@taranta.it
Facebook: Taranta tradizioni popolari, Balli popolari a Firenze.
CONCORDANZE: La tarantella in Abruzzo
Spoltore (PE) 24 marzo 2018
Sala-teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso (piazza alta del centro storico)
Mini-seminario didattico, con cena e festa
PROGRAMMA
h. 16 - 19: Seminario tecnico su: La tarantella in Abruzzo: i balli in transumanza
h. 19: Conferenza: “Dall’Abruzzo a Pantelleria: la tarantella del Regno delle Due Sicilie. Un ampliamento degli orizzonti etnocoreutici” (prof. Pino Gala). Dibattito.
h. 20,00: Aperitivo in musica con la Compagnia della Pescara
h. 21,30: Festa da ballo e intrattenimento ludico.
* * *
Nelle tradizioni coreutiche dell'Abruzzo domina la "saltarella", complesso sottogruppo dell'ampia famiglia del "saltarello" dell'Italia centrale.
Però, essendo appartenuta per un millennio circa al Regno di Napoli, l'Abruzzo conserva tracce anche di un altro importante genere di danza: la TARANTELLA.
Essa è rimasta solo in pochi centri coinvolti nella millenaria economia pastorale della transumanza. Si tratta di modelli tipici della tarantella appenninica: figurata (cioè a struttura complessa e con varie figurazioni coreografiche) e a più soluzioni di partecipanti.
Corso di danze del Sud d'Italia a Pontedera
Sabato dalle 10 marzo ore 15:00-18:00, presso il Centrum Sete Sois Sete Luas, via Rinaldo Piaggio 82, Pontedera (PI).
In collaborazione con Vincanto e il Centrum Sete Sois Sete Luas riproponiamo un ciclo si laboratori di danza popolare tenuti da Pino e Sabina Gala dell'associazione Taranta di Firenze
Come un breve viaggio attraverseremo le varie regioni italiane esplorando i balli e le tradizioni che le contraddistinguono. Quest’anno infatti abbiamo deciso di dedicare i tre incontri del laboratorio a Nord, Centro e Sud; musiche, danze e usanze messi a confronto.
Lo scopo del seminario sarà anche quello di scoprire il piacere di divertirsi con questo tipo di repertori, solitamente legati a momenti di socialità e convivialità. Mettersi in gioco attraverso passi di danza, movimenti, ritmi e relazioni per praticare balli collettivi volti allo star bene insieme.
> Repertorio: durante questo laboratorio verranno affrontati balli di alcune regioni come Puglia, Campania e Basilicata (pizzica, tarantella, scotis).
Oltre alla pratica dei balli si porrà l’attenzione al contesto di provenienza di questi illustrandone gli usi nella comunità di origine e inserendosi in un'ottica di confronto e riflessioni sulla situazione attuale.
- Costo: 15 euro per ogni laboratorio
- Iscrizioni: segreteria@accademiachitarra.it (necessaria prenotazione)
- Per info: info@vincantomusica.it
- Per maggiori informazioni sui docenti:
http://www.taranta.it/taranta/corsi-curricula.html
TRESCONE A VEGLIA
Laboratori didattici sui balli della tradizione maremmana
Presso il Circolo ARCI Khorakhanè – Sala Spazio 72
in via Ugo Bassi, n. 62 Grosseto
Secondo incontro: 16 dicembre 2017
Conferenza, documenti video, lezione di danza, cena e veglia a ballo.
L'Archivio delle tradizioni popolari della Maremma toscana, il centro studi di danza tradizionale l'Ass. Cult. Taranta e il Circolo Arci "Khorakhorè" organizzano dei brevi seminari a cadenza mensile per conoscere il complesso mondo culturale che si esprimeva attraverso la festa, la danza e la musica anche in Toscana.
Oggi i linguaggi ritualizzati dei corpi stanno mutando, il patrimonio coreutico sta lentamente scomparendo.
Gli incontri tenuti da ricercatori che hanno percorso la Maremma negli anni ’80 restituiranno alle nuove generazioni locali i balli documentati nelle loro forme originali.
È un’occasione speciale per insegnanti, gruppi folk, associazioni e appassionati di folklore per riappropriarsi di pratiche socializzanti che anche oggi possono recuperare le loro originarie funzioni di divertimento, aggregazione e consolidamento di identità culturale.
PROGRAMMA
- h. 15,15: iscrizioni al seminario
- h. 15,30: presentazione del corso e del repertorio di ciascun incontro
- h. 15,45: lezione di ballo
- h. 17,45: lezione teorica (storia, contestualizzazioni e video)
- h. 18,30: lezione di ballo
- h. 19,30 : chiusura della parte didattica
- h. 20,00: cena collettiva
- h. 21,30: festa da ballo
Laboratorio Danza Popolare di Firenze 2017-18
SCUOLA DI BALLO SECONDO TRADIZIONE
Quest’anno 2017-18 il Laboratorio di danza popolare fiorentino concentra la sua didattica sui repertori regionali del centro-sud, esaudendo così le richieste di molti suoi partecipanti. Le danze vengono presentate nella loro forma originale, come le abbiamo documentate in 40 anni di assidua e paziente ricerca sul campo. Nessun altro centro di studi etnocoreologici può vantare un’archivio di documentazione così vasto e capillare.
Il Laboratorio presenta un lungo calendario a corsi paralleli nella prima parte e a corso unico in primavera, ciò permette di arricchire l’offerta di balli e costruire nello stesso tempo un’occasione di socializzazione culturale fra i partecipanti. In palestra si terranno le lezioni tecniche, in associazione (Via Alfani 51) quelle teoriche, con storia e contestualizzazione antropologica dei balli presentati e soprattutto con visione guidata dei documenti video girati nei luoghi di provenienza dei balli.
I docenti sono studiosi del settore, riconosciuti internazionalmente, presenteranno i balli senza invenzioni e senza protagonismi personali: Pino e Sabina Gala, Tamara Biagi, Tiziana Miniati, Massimo Castagna.
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 3 in S. Frediano ogni martedì sera: 3 ott. 2017 - 29 mag. 2018
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
LEZIONE di prova APERTA e GRATUITA: MARTEDì 3 OTTOBRE ore 21
Inizio dei corsi: Martedì 10 ottobre ore 20.30
Estadanza 2017 in Calabria
LABORATORIO NAZIONALE DI DANZA TRADIZIONALE ITALIANA
34° anno – 68a edizione
Castrovillari (CS) 24-31 luglio 2017
TRADIZIONI A CONFRONTO:
danze e musiche di Calabria e Puglia
Prosegue la lunga vita di Estadanza, prima rassegna didattica estiva sulle danze tradizionali in Italia. Per il terzo anno consecutivo siamo ospitati in Calabria dalla Pro Loco del Pollino della bella cittadina di Castrovillari, in contesti culturali calabro-lucani.
Confluisce in questa manifestazione la più vasta esperienza di ricerca sul campo dell’Etnodanza italiana. Uno studio meticoloso e penetrato in innumerevoli realtà locali per oltre 40 anni di ricerca ha permesso di estrarre e documentare varie centinaia di esempi di balli contadini, molti dei quali sono andati perduti presso le nuove generazioni. Un archivio dunque preziosissimo per andare oltre le generalizzazioni che oggi si fanno dei balli folk, utile anche agli stessi giovani dei luoghi di origine che possono ritrovare tracce delle proprie radici espressive.
Uno scaffale di iniziative
Un’edizione anche quest’anno ricca di iniziative e opportunità di conoscenza:
- Vari seminari didattici di danza popolari (Calabria e Puglia).
- Corsi di musica (organetto, tamburello, zampogna, fisarmonica).
- Lezioni teoriche di Antropologia della danza.
- Lezioni di Antropologia del tarantismo.
- Visione guidata di filmati inediti di ricerca e di archivi storici.
- Convegno sullo stato di conservazione e tutela del patrimonio etnico in Calabria.
- Incontri e feste con anziani, ballerini e musicisti dei paesi della zona del Pollino.
- Concerti di ascolto e da ballo del festival Etno-jazz “SUONI”.
- Visite a centri storici, scavi archeologici e a collezioni particolari.
- Visite a musei d’arte, di archeologia, arte sacra e di cultura contadina.
- Visite a laboratori artigianali di zampogna, ciaramella e tamburelli.
- Gastronomia locale.
Corso di pizzica pizzica e tarantelle a Pisa
Il laboratorio è tenuto da Sabina Gala presso il circolo Agorà di Pisa.
Il corso è aperto a tutti e l’idea è di imparare alcuni dei balli del patrimonio regionale provenienti dal mondo popolare per risperimentare anche un modo di stare insieme e una convivialità che alle volte scordiamo.
Inizieremo con alcuni esempi di pizzica salentina per passare poi ad altre tarantelle lucane e campane. Oltre ai passi e all’apprendimento delle caratteristiche tecniche si farà attenzione ai diversi contesti di provenienza dei balli inquadrandoli storicamente e localmente.
1 lezione settimanale di 1 ora 1/2
PARTENZA: mercoledì 29 marzo ore 20.30
Prima lezione di prova gratuita.
Via Bovio 48/59, Pisa
340 5131771
Balli sardi di Samugheo a Firenze
Sabato 25 e Domenica 26 marzo 2017
FIRENZE, piazza dei Nerli, 2 – rione S. Frediano
presso palestra della scuola media Machiavelli
Seminario tenuto direttamente da insegnanti provenienti dal luogo di origine.
PROGRAMMA
Sabato 25/3/17
h. 15,00: iscrizioni
h. 15,30 presentazione del corso e lezione tecnica
h. 19,00: lezione teorica
h. 20,00: Cena collettiva in pizzeria convenzionata
h. 21,30: Festa da ballo
Domenica 26/3/17
h. 10,00: ripresa del corso e lezione tecnica
h. 13,00 chiusura dei lavori.
Repertorio dei balli:
ballu samughesu, orroxiada, dantza
Laboratorio Ritmi danzanti
Seminario sui balli dell'Italia centrale a cura di Sabina Gala.
Domenica 12 marzo a Pontedera (PI), presso il Centrum Sete Sóis Sete Luas, Viale Rinaldo Piaggio 82, ore 10-13 e 14-17.
Sarà il secondo appuntamento del ciclo "Un due tre...folk!", dedicato alla musica popolare italiana, realizzato da Accademia della Chitarra e dall'associazione Vincanto.
Durante il laboratorio verranno affrontati i balli (manfrina, saltarello, ballo dei gobbi, spallata) di diverse regioni del Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo) ponendo l’attenzione oltre che sulle differenze tecniche e formali anche sui diversi contesti di provenienza delle danze.
Lo scopo del seminario sarà anche quello di scoprire il piacere di divertirsi con questo tipo di repertori, solitamente legati a momenti di socialità e convivialità.
Ritmi, corpi, passi di danza e movimenti per praticare balli collettivi volti allo star bene insieme.
Inscrizioni e informazioni: segreteria@accademiachitarra.it o 340-5131771
Costo €35
Concordanze - liscio figurato abruzzese
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
Progetto CONCORDANZE
di Pino Gala
IX edizione: 2016-2017
"Alle radici e allo specchio”
RITORNO ALLE ORIGINI NELLE TERRE D’ABRUZZO
I incontro: IL BALLO LISCIO DELLA TRADIZIONE ABRUZZESE (prima puntata)
Sabato 11 febbraio 2017 - Società Operaia di Spoltore – Piazza D’Albenzio - Spoltore (PE)
PROGRAMMA
• h. 16-19,30: Lezione tecnica di ballo: passetto o marcetta, polka e valzer,
polka fiorata, tre passi, cotiglione.
Insegnanti: Pino Gala e Tiziana Miniati
* h. 19,30-20: Conferenza: La rivoluzione dei balli legati nel secolo della rivoluzione industriale
(di G. M. Gala), con proiezione commentata di cartelli, foto e documentari etnografici.
* h. 20,30: Aperitivo in musica con la Compagnia della Pescara
Organizzazione: Ass. Cult. "Taranta" di Firenze e Ass.Cult. "I Colori del Territorio" di Spoltore - Settore PaeSIsaggi
In collaborazione con: Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore
Menar la danza 2.0
Corso sui balli toscani
Il corso è aperto a tutti: appassionati di folklore e di danza, agli insegnanti, ai gruppi di maggiaioli, ai gruppi folkloristici del Mugello, a chiunque abbia voglia di apprendere e praticare un repertorio che sta andando perduto e che era cultura funzionale allo stare bene insieme.Le lezioni prevedono l’apprendimento tecnico dei balli, la visione di filmati inediti e anche momenti di riflessione antropologica sul mondo della festa e della danza di tradizione, senza trascurare però il divertimento e la convivialità, essenziali per praticare questo tipo di balli!
Insegnante: Sabina Gala
Per info: 340-5131771
Menar la danza
CORSO DI BALLI PUGLIESI E TOSCANI IN MUGELLO
Progetto di Sabina Gala
Domenica 27 novembre h 18.00 l'associazione culturale Arzach vi invita al Cinema Teatro Garibaldi per la PRESENTAZIONE del corso presso il Cinema Garibaldi, Largo De Andrè - Via Lippi, 50038 Scarperia e San Piero.
I ricercatori dell'associazione presenteranno il corso che si svolgerà nel mese di Dicembre al cinema Garibaldi, durante un vero e proprio workshop con possibilità di provare i primi passi di danza e di godere di dimostrazioni dal vivo.
Successivamente l'Osteria delle Belle-Idee offrirà uno SFIZIOSO APERITIVO!
Il corso inizierà il 1 dicembre e sarà tutti i giovedì dalle 21 alle 23 fino al 22 dicembre 2016.
--- Un progetto di recupero e reinnesto ---
Il laboratorio propone un ideale viaggio nel folklore musicale e coreutico di alcune regioni italiane, per mostrare, far conoscere e praticare balli, a volte scomparsi o rarefatti, proposti nelle forme originarie e corredate di documentari etnografici dei decenni scorsi.
La proposta di un corso di apprendimento e di riflessione antropologica sui balli popolari pugliesi e toscani, trova senso e finalità proprio nel recupero e rivitalizzazione di una tradizione che altrimenti andrebbe persa definitivamente.
L’ass. Taranta infatti trova la sua ragion d’essere nella restituzione e nel reinnesto di tali saperi presso le nuove generazioni delle comunità di origine dei balli stessi.
--- Programma e repertorio ---
- Per iniziare proponiamo un primo ciclo di 4 incontri di 2 ore di balli pugliesi. La PIZZICA PIZZICA negli ultimi 15 anni è divenuta un ballo di moda, praticata in ogni grande città è divenuta quasi l’icona per eccellenza delle danze popolari italiane. Riprenderemo le forme tradizionali del ballo e le sue varianti locali delle zone diverse del Salento.
- Continueremo poi con un nuovo ciclo di incontri da gennaio dedicato al FOLKLORE TOSCANO. Il repertorio si basa sull’apprendimento dei seguenti balli: manfrina aretina, sciortis mugellana, giga marina pistoiese, quadriglia, trescone, veneziana, sciotis della Val di Chiana, ballo del riccio, ballo dei gobbi e galletta della Maremma, giga marina dell’alto Mugello.
Laboratorio Danza Popolare di Firenze 2016-17
Programma 2016-2017 - (40° anno)
SCUOLA DI BALLO POPOLARE
affiliata alla UISP Lega Danza - Settore Danze Etniche
Palestra Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli, 3
in S. Frediano ogni martedì sera: 4 ott. 2016 - 30 mag. 2017
Da stazione SMN 10 min. a piedi. Bus 6, 11, 12, D, 17, 36, 3
Il senso di certe scelte.
Quest’anno il Laboratorio di danza popolare fiorentino compie 40 anni di attività. Una longevità di cui andiamo fieri: migliaia di persone hanno potuto avvicinarsi alle culture tradizionali mediante il proprio corpo, socializzare, apprezzare la cultura contadina e il valore della memoria e, quindi, conoscere linguaggi e usanze che provengono dal passato.
Oggi l’UNESCO è fortemente interessata a valorizzare i patrimoni immateriali dei popoli. Canto, musica e danza sono fra le espressioni che più caratterizzano l’identità di una comunità. Il patrimonio culturale ci viene consegnato dalle generazioni che ci hanno preceduto, dunque sono gli anziani che detengono il sapere locale. Nei nostri 40 anni di ricerca sono sempre stati gli anziani punto di riferimento, direttamente da loro abbiamo appreso i balli, le suonate e le cantate. L’attività prevalente e più attraente per noi dell’Ass. Taranta è quella dell’osservazione diretta delle espressioni originali della cultura contadina. Abbiamo notato in questi lunghi anni una dispersione progressiva di un mondo, di cui restano oggi solo piccole isole di resistenza culturale; così perdite, trasformazioni e innovazioni dall’ultimo dopoguerra sono state così incisive come non era mai accaduto, possiamo dire davvero di essere in una nuova era, quella mediatica, dove nulla è più come prima. Si tratta per le nuove generazioni di decidere cosa conservare delle radici locali o se tutto deve essere globale, consumistico, omologante.
Lo Sbrando. Una danza piemontese dalla tradizione al revival
Enzo G. Conti
(Associazione Culturale Trata Birata / Tre Martelli)
Nella pur lunga storia del fatidico e discusso rapporto tra ricerca, contaminazione e divulgazione della musica popolare italiana credo sia cosa piuttosto insolita, pur nell'ambito degli operatori del folk-revival, poter essere stati testimoni diretti della quasi totalità delle tappe del percorso che ha portato, nel giro di qualche anno, alla diffusione a livello internazionale di una danza tradizionale popolare documentata in origine solamente in un area alquanto ristretta e spesso legata a ricorrenze particolari.
In questo caso l'oggetto di cui si parla è lo sbrando (o brando).
Va detto innanzitutto che questa doppia denominazione è una semplice variante lessicale popolare che muta di paese in paese nella zona di diffusione (Roero, Langhe, parte del Monferrato e aree limitrofe)
Storicamente il termine brando è quello che invece più spesso viene citato in vari testi e sembrerebbe derivare dall'italianizzazione del francese “branle”.
Riferimenti storici
Tale termine si trova già citato nel 1496 come passo di danza della Bassadanza, mentre nei secoli XVI e XVII viene definita branle una danza stilizzata diffusa in Francia.
Una saltarella per Amatrice

ESTADANZA 2016: ballare in Calabria e Salento
ESTADANZA 2016
XXXIII anno - 66a e 67a edizione
BALLARE IN CALABRIA E IN SALENTO
Siamo giunti al 33° anno consecutivo di Estadanza. La prima rassegna didattica estiva e residenziale nata in Italia continua la sua lunga vita. In questi anni abbiamo tenuto tante edizioni in una decina di regioni diverse da perderne il conto. Un record di cui siamo fieri, perché basato su circa 40 anni di intensa ricerca sul campo, di studi e pubblicazioni, di professionalità e conoscenza profonda delle tradizioni coreutiche in Italia.
Oltre le mode, oltre i protagonismi esibizionistici, oltre le pseudo-competenze improvvisate, noi siamo sempre qui a contatto con i territori di provenienza dei balli e attorniati da preparati conoscitori del mondo popolare. Al centro delle attività c’è sempre il ballo etnico, infatti insegneremo le danze nelle versioni osservate dagli anziani e dagli esecutori locali attendibili. In questi ultimi decenni è accaduto spesso che le vecchie danze sono state dismesse negli stessi luoghi d’origine. Per questo il nostro è anche un viaggio storico nel recente passato, beneficiamo infatti della memoria degli anziani che ci affidarono informazioni e saperi, affinché documentandoli potessimo trasmetterli alle future generazioni.
Stage di danze italiane a Parigi!
Grand tour des danses traditionnelles italiennes
Maison de l'Étudiant
Université Paris Ouest Nanterre La Defense
200 avenue de la République, 92001 Nanterre
VENEZ FAIRE UN TOUR D’ITALIE À TRAVERS LA DANSE !
Nous verrons différentes danses comme la tarentelle, la quadriglia, la saltarella, la giga, la manfrina et d'autres danses de beaucoup de régions italiennes.
Un petit voyage entre la culture, les fêtes et la tradition musicale et de danse d’Italie. Des documentaires ethnographiques nous parlerons aussi de la tradition chorégraphique et symbolique de la danse. En plus des chorographies, cet atelier sera l'occasion d'aborder une explication historique et culturelle de ces danses.
L'objectif de l’atelier est d'apprendre aux participants les bases de la danse dans ses formes les plus traditionnelles, le tout dans la bonne ambiance et dans l'amusement du cours.
Tout le monde est le bienvenu, débutant ou pas!!
Progetto CONCORDANZE
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
di Pino Gala
VIII edizione: 2015-2016
"Alle radici e allo specchio”
RITORNO ALLE ORIGINI NELLE TERRE D’ABRUZZO
Il contesto dell’esperienza reale e il reinnesto della tradizione.
In un mondo in continua e rapida trasformazione, talvolta si sente il bisogno di tornare alle origini.
Le espressioni culturali hanno avuto sempre una fonte, un luogo di gestazione e di radicamento. Il carattere locale di certe arti popolari sono il frutto di contesti ristretti che sono stati per secoli cantieri di fabbricazione di idee e opere. Da alcuni decenni le periferie stanno diventando sterili a vantaggio di una creatività gestita da processi “globali” che assumono carattere mondiale a danno di una dinamica vitale a carattere locale. Vincono modelli espressivi forti e annientano gli esili flussi creativi dei paesi marginali.
Scuola di Formazione per Insegnanti di Danze Tradizionali della Calabria della Uisp Lega Danza (1° livello)
In collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e l’Ass. Cult. Taranta
CASTROVILLARI (CS) 17-19 luglio 2015
Premessa
Nelle tradizioni popolari della Calabria predominava fino ai decenni scorsi la tarantella. Questa danza, articolata in forme e tipologie diverse a seconda delle zone, caratterizzava le numerose feste pubbliche e private che dal Pollino allo Stretto si distribuivano in ogni periodo dell’anno.
Nelle usanze regionali degli ultimi decenni si stanno verificando contemporaneamente fenomeni socio-antropologici importanti che devono far riflettere le varie comunità e le istituzioni culturali:
1) il ballo etnico locale, quello tramandato dagli anziani, è andato rarefacendosi in molte aree della regione, mettendo a serio rischio di estinzione un patrimonio coreutico plurisecolare;
2) più di recente la moda della pizzica pugliese (detta erroneamente ormai dappertutto “taranta”) è entrata nella moda giovanile e rimpiazza ormai in molte piazze le usanze coreutiche preesistenti;
3) fra tutte le varie tipologie di tarantelle calabresi quella “reggitana” si sta imponendo nei corsi didattici di danza popolare e nei vari festival di musica folk, soffocando le forme agropastorali locali e generando un’omologazione espressiva che si riduce a povertà culturale;
4) i gruppi folkloristici preposti a diffondere nelle piazze musiche e danze tradizionali, sempre più facilmente tendono a presentare come danze di tradizioni delle coreografie complesse e fortemente spettacolarizzate che nulla hanno dell’originale espressione locale.