Estadanza 2025 - Abruzzo
PINETO - Mutignano (TE)
29 luglio - 3 agosto 2025
42° anno - 79a edizione
ESTADANZA 2025 TORNA IN ABRUZZO:
“Culture intermedie fra Sud e le terre del saltarello“
Perché le danze abruzzesi
L’Abruzzo è la regione nella quale la manifestazione di Estadanza è stata di gran lunga più presente, grazie a due fattori importanti:
1. la nostra ricerca etnocoreutica ha compiuto un’indagine quarantennale capillare in Abruzzo: oltre il 50% dei comuni sono stati coinvolti nel reperimento di informazioni sulle danze, di esecuzioni da parte degli anziani e di recupero di molte musiche da ballo;
2. nei tanti paesi perlustrati è emerso un ampio corpus di danze e di musiche etniche di grande interesse storico ed antropologico.
Da tutto ciò consegue che è giusto e doveroso restituire agli abitanti dei Comuni che ci ospitano una parte dell’ampio inventario di balli, nella speranza che le nuove generazioni comprendano l’importanza del patrimonio immateriale popolare come segno di recupero di una identità locale.
Certo l’utenza di Estadanza è composta principalmente da appassionati e da studiosi spesso esterni al territorio, ma che possono apprendere le forme corrette dei balli, presentati questi nei loro contesti socio-culturali e attraverso analisi antropologiche specifiche.
Estadanza 2025 - Calabria
Pollino - MORMANNO (CS)
5 - 10 agosto 2025
42° anno - 80a edizione
Edizione itinerante nei paesi del Pollino
“LE ANIME DEL SUD - Incontri fra terre e culture“
Continua il viaggio nelle danze del Sud d’Italia: confronto fra le diverse terre della Tarantella
Abbiamo iniziato nell’edizione 2024 un nuovo viaggio fra le diverse culture del Sud d’Italia, che per circa un millennio hanno convissuto nel Regno di Napoli, conservando tratti comuni e differenze espressive a carattere locale.
Ogni anno scegliamo due aree differenti del Sud e confrontiamo i rispettivi patrimoni culturali e le espressioni locali di danza, musica e canto. Date le tante danze ritrovate durante la ricerca, il confronto non sarà fra regioni ma fra aree più ristrette, provincia per provincia o per aree subregionali.
Quest'anno saranno trasmesse le danze tradizionali della Calabria centro-settentrionale (Pollino, Marchesato, Reventino, Sila) e dell’ampia e articolata provincia di Palermo in Sicilia. Tutte le danze saranno insegnate nelle forme originali attinte direttamente dagli anziani negli ultimi decenni del XX secolo.
L’altra specialità di questa edizione di "Estadanza" sta nell’incontrare i depositari di tradizione anche dei paesi limitrofi alla stessa Mormanno. Si tratta spesso di repertori sconosciuti tra gli appassionati di folklore, come ad esempio le varie tarantelle localie altre danze ottocentesche figurate che abbiamo trovato sia in Sicilia che nella stessa Calabria. I partecipanti potranno viversi le danze apprese in contesti festivi durante le serate della manifestazione.
Didattiche diverse: dall'intrattenimento all'approfondimento
Calcolando che ogni edizione di Estadanza va dai 5 ai 9 giorni di durata, le 56 edizioni complessive sono come più di un anno intero di balli, lezioni e convivenze. Una lunga, talvolta gratificante o talvolta ingrata fatica per gli organizzatori, una duratura occasione di incontri e di apprendimenti per gli "Estadanzini". In questi anni sono state sperimentate metodologie diverse di didattica e di socializzazione: le prime annate negli anni '80 vedevano un'utenza con tanta voglia di stare insieme, di formare gruppo, scherzare, agire e sperimentare insieme. Poi nella prima metà degli anni '90, man mano che cresceva il numero dei centri di interesse e di coloro che si proponevano in ambiente urbano "insegnanti" di ballo popolare, Estadanza si è riempita di insegnanti e operatori del ballo italiano, che vedevano nelle danze riproposte - prelevate direttamente nei contesti tradizionali originari - una preziosa occasione per arricchire il proprio bagaglio professionale e rifornirsi di repertori da reinsegnare a irradiazione continua. Cogliendo questa nuova e crescente esigenza, è stata istituita dall'Ass. Taranta e dalla UISP Lega Danza la prima Scuola di Formazione per Insegnanti di Danza Popolare Italiana, che dal 1996 continua ad avere adesioni, a fornire varie discipline formative ed a produrre diplomati (finora di 1° e 2° livello). Le Estadanze di formazione sono divenute molto impegnative, dense di didattica e ultimamente anche organizzatrici di brevi esperienze di ricerca sul campo. Di fronte al dilagante consumismo del ballo popolare "urbano" e alle invasioni di fruitori del cosiddetto "ballo folk", Estadanza, elevando il livello scientifico, si è trasformata in una sorta di "Scuola di specializzazione" per lo studio e l'apprendimento del patrimonio etnocoreutico. Dopo il 25° anno di vita si è voluto tornare anche un po' alle origini: conoscere divertendosi, praticare comprendendo, educarsi osservando. Estadanza è dunque un campo-scuola di studi demo-etno-antropologici applicati che si muove tra versioni impegnative e versioni più leggere, nelle quali, accanto ad attività didattiche di spessore, vi è anche la possibilità di divertirsi con attività ludiche, incontri, visite ambientali e turistiche e qualche bagno collettivo a mare.
Bussola Estadanzina
Come orientarsi per Estadanza
Gli appassionati di tradizioni popolari e soprattutto gli amanti di musica e danza popolare hanno a disposizione ogni estate decine di corsi, di folk-festivals, di rassegne e sagre per appagare le proprie curiosità, per realizzare le proprie tendenze al protagonismo artistico, a vivere un folklore di consumo sul piano emotivo. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Si tratta però di situazioni quasi sempre nuove che usano il tema della cultura popolare come movente di aggregazione giovanile, mutuando dai raduni e meeting musicali contemporanei nuove modalità espressive.