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Breve storia del laboratorio fiorentino di danza popolare

Nella primavera del 1978 parte a Firenze una prima esperienza di insegnamento di balli popolari francesi ad opera di Nelly Quette. Da novembre 1978 a maggio 1979 un vero e proprio "Atelier" strutturato e ricco di iniziative e di repertori viene organizzato da elementi di alcuni gruppi di musica popolare operanti a Firenze (Veronique Chalot, La Puddica, Whisky Trail, Kalenda Maia, Gruppo di musica sarda): il progetto viene chiamato "Spazio C" ed è ospitato nell'ampia sala del Poggetto gestito dalla FLOG (Federazione Lavoratori Officine Galileo), che diventerà presto "Centro Flog Tradizioni Popolari". Lo "Spazio C" propone all'ampio movimento di interesse per la cultura popolare di Firenze cicli di balli di aree diverse, conferenze, dibattiti, feste e concerti: balli occitani e bretoni (ins. Nelly Quette), pizzica e tammurriata (ins. Pino Rocca), balli sardi (ins. Stefano Zanda e Davide Peddio), balli irlandesi (ins. Giulia Lorimer e Daniele Craigheand), danze rinascimentali (ins. Giovanna e Giulia Sparapani, Marco Scala) vengono proposti in un ricco calendario. Il progetto si ripete anche per l'anno 1979-1980. Nel settembre del 1979 parte a cura del Centro FLOG Tradizioni Popolari la rassegna di "Musica dei Popoli", il prestigioso festival di musica popolare del mondo, in collegamento con i principali Istituti di Etnomusicologia d'Europa. Nei mesi estivi nasce ogni giovedì sera (tra il 1979 e il 1982) la consuetudine delle feste spontanee da ballo in Piazza S. Spirito, luogo adottato dal movimento studentesco fiorentino.

Nell'autunno del 1980 viene costituito in collaborazione con l'ARCI il Centro "La Radice" presso la Casa della Cultura: i balli del sud d'Italia vengono affidati all'insegnamento di Pino Gala e Tamara Biagi (che avevano avviato già dal 1979 una ricerca sul campo che sarebbe diventata la principale esperienza del settore), le danze occitane a C. Libertini e C. Cesaroni, i balli irlandesi a Giulia Lorimer e i balli sardi a Stefano Zanda. Concerti e un Laboratorio carnevalesco arricchiscono la programmazione culturale.

L'autunno del 1982 vede il ritorno del Laboratorio negli spazi del Centro Flog, si riducono i finanziamenti e il numero degli operatori. Restano a guidare le attività didattiche C. Cesaroni e P. Gala, curando rispettivamente le danze straniere il primo e quelle italiane il secondo. Nel 1986 la Flog non era più interessata ad ospitare i corsi didattici; T. Biagi e P. Gala trasferiscono il corso "italiano" presso la Casa del Popolo "Tornabuoni" e fondano nel febbraio del 1987 l'Ass.ociazione Culturale "Taranta", che assumerà da allora in poi il compito di continuare la storia del Laboratorio di Danza Popolare di Firenze, specializzandolo in ricerca sul campo, studio delle varie tipologie etnocoreutiche in Italia e riproposta di danze popolari italiane, organizzando cicli didattici annuali, molti seminari con ricercatori o portatori della tradizione (Placida Staro, Ambrogio Sparagna, Peppino Palimodde, Totore Chessa, Gianni Mereu, Domenico Grossu, Stefania Solinas, Giampiero Boschero, Silvio Peron, Marisa Dogliotti, Dario Marusic, Guglielmo Pinna, Guido e Mondo Vercellino), feste al chiuso, animazioni di piazza e osservazioni di gruppo di feste tradizionali. La sede dei corsi nel 1990-91 passa alla Casa del Popolo d'Oltrarno (Via S. Agostino); nel 1991-92 viene tentata una riunificazione col settore di danze estere di Cesaroni presso la C.d.P. "Il Progresso", che non ha dato buoni esiti; nello stesso anno il Quartiere 1 (Centro Storico) offriva la sala delle ex-Leopoldine in Piazza Tasso per un corso di balli popolari italiani. Da allora si è rafforzata la collaborazione con il Comune di Firenze, l'Ass. Taranta garantisce la partecipazione a rassegne estive cittadine come "Vivi lo Sport" e "Vivi lo Sport nel tuo verde". Dopo gli anni delle "Leopoldine", la sede del Laboratorio dal 1994-95 è stata la palestra della Scuola Media "Machiavelli" in pieno quartiere S. Frediano, il più fiorentino di Firenze. Dal 2007 il corso si è trasferito in un'altra palestra comunale, quella del quartiere di S. Niccolò, sempre in Oltrarno. Dal 1996 i corsi sono affiliati alla UISP Lega Danza e dal 2001 al Conseil International de la Danse dell'UNESCO. Numerose le collaborazioni con demo-etno-antropologi, con altri comuni (Figline Valdarno, Arezzo, Bibbiena, Prato, Calenzano, Vicchio, Siena, Grosseto, Montalcino, Pisa, Livorno, Bagno a Ripoli, Scandicci, Pergine, Massa, Castelnuovo Val di Cecina, ecc.) con le scuole di ogni ordine e grado, con le Università e con altre Associazioni culturali, teatrali e sportive. Dal 2009 il laboratorio organizza incontri e performances anche presso il Caffè letterario "La cité" in Borgo San Frediano.

Migliaia di fiorentini, centinaia di forestieri e decine di stranieri sono passati fra balli, sudori, amori, passioni, intese e contrasti nel Laboratorio di danza, questo è stata sede di conoscenza e di specializzazione del folklore a Firenze. La ricchezza di gruppi di musica popolare degli anni '80 (Caterina Bueno, Riccardo Marasco, i Cartacanta, la Puddica, i Pupi e Fresedde, l'Argia, i Whisky Trail, Veronique Chalot, il gruppo sardo di Davide Peddio, il trio Argia di musica sarda di Alberto Balìa, il gruppo kurdo, il gruppo di musica latino-americano, Gisella Alberto, Riccardo Tesi, ecc.) è andata via via disperdendosi ed oggi Firenze accusa una difficiltà di emersione da parte di etnofili e appassionati di musica e danza tradizionale. Dagli anni '90 si affacciano al Laboratorio altri suonatori per svolgere attività didattiche: Totore Chessa, Guido e Mondo vercellino dalla Sardegna, Mario De Carlo con i "Mau Mau" e i "Lucanìa", Rocco Zecca con i "Bizantina" e i "Xanti Yara", Enzo Carro.

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