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Uisp Lega Danza - Scuola di formazione
 per insegnanti di danze popolari 
delle varie regioni italiane

DANZA POPOLARE E TEMPI NUOVI

La danza popolare sta vivendo in Italia una stagione di rinnovato interesse. Si moltiplicano i gruppi di riproposta e di spettacolo, i corsi didattici e il numero di appassionati e di insegnanti, nonostante la progressiva scomparsa o la trasformazione della danza etnica nella tradizione contadina. Anche il mondo della scuola chiede sempre più frequentemente conoscenze e aggiornamenti in questa disciplina; la danza etnica sta uscendo dai suoi confini “naturali”, dai contesti antropologici di appartenenza, per divenire oggetto di conoscenza e di uso. Alla crescente domanda di conoscenza del mondo etnocoreutico italiano, si è risposto sinora con la spontaneità del fenomeno, con lodevoli ma isolate esperienze di ricerca ed editoriali, ma anche con una totale assenza o inadeguatezza delle istituzioni e con l'improvvisazione di nuove figure professionali come quelle del ricercatore e dell'insegnante di danza.

Dunque, pur se con notevole ritardo rispetto a molti paesi esteri, anche in Italia si avverte l'urgenza di provvedere alle carenze cognitive e formative in questo campo e di regolamentare l'intero settore.
Il settore Lega Danza della UISP vuole affrontare e definire il ruolo professionale degli insegnanti di danza popolare su tutto il territorio nazionale, così come già avviene nello sport, pur sapendo della peculiarità del fenomeno danza e della sua appartenenza all'ambito più specificatamente culturale delle scienze etno-demo-antropologiche. In tale quadro nasce il presente progetto-pilota di scuola di formazione per operatori di danza popolare, avente le seguenti finalità:

1) fornire una più adeguata competenza a tutti coloro che vogliono adoperarsi nella didattica o nella ricerca dell'etnodanza e di regolamentare l'intero processo formativo e didattico, onde garantire qualità di offerta;

2) definire la figura professionale dell'insegnante di danza etnica controllandone la formazione, assicurando aggiornamenti periodici e costituendo un albo professionale degli insegnanti riconosciuto da una struttura nazionale come la UISP, mediante una classificazione dei livelli e delle competenze con modalità di ascesa interna;

3) far nascere di conseguenza nuovi sbocchi occupazionali.
Il bagaglio di conoscenze e di documenti audiovisivi acquisito dall'Ass. Taranta sul ballo popolare in Italia, l'esperienza didattica e la struttura dei corsi estivi di Estadanza, cui solitamente affluiscono numerosi insegnanti di danza popolare, e infine la collaborazione di pregiate personalità degli studi etno-antropologici vengono messi a disposizione per assicurare al corso il più alto tenore di professionalità.

LA PROPOSTA DIDATTICA

L'Ass. Cult. Taranta, la rivista di danza popolare italiana "Choreola", la U.I.S.P. nazionale Lega Danza in collaborazione con varie cattedre universitarie di discipline demo-etno-antropologiche hanno dato vita nel 1995-96 alla prima esperienza in Italia di Scuola di formazione a organizzano all'interno della rassegna di Estadanza una scuola estiva di formazione professionale con diploma UISP per
- insegnanti
- ricercatori
- coreografi

Dopo 10 anni di esperienza di Scuola di Formazione e dopo aver diplomato oltre un centinaio di insegnanti generici di danza popolare italiana, e soprattutto di fronte alla gran mole di balli popolari italiani documentati dalla ricerca (oltre 500 balli diversi), è stata avvertita la necessità di settorializzare la Formazione, concentrando la preparazione su repertori regionali, in modo da avere insegnanti specializzati su stili e repertori omogenei locali. per questo da ora in poi i corsi di Formazione saranno tenuti sui balli, sui contesti socio-culturali e sugli studi di antropologia riferiti ad ogni singola regione. Così anche il diploma che ne conseguirà sarà dato sulle competenze regionali, sempre articolato su tre livelli di approfondimento:
1° livello: istruttore generico di balli tradizionali regionali
2° livello: insegnante specializzato di balli tradizionali regionali
3° livello: docente formatore e ricercatore di balli tradizionali regionali

* * *

Il corso per istruttori (cioè insegnanti di base di 1° livello) si articola in due sezioni:
- una didattica (30-40 ore di lezioni teoriche e tecniche, con ausilio di audiovisivi e di esecutori tradizionali)
- una esperienzale (50 ore di elaborazione dati, indagine sul campo e redazione di uno scritto e di un video di studio e didattica),
valide entrambe come verifica delle conoscenze e delle abilità necessarie. Al termine di un percorso positivo si ottiene il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento di 1° livello rilasciata dalla UISP - Lega Danza come previsto dal nuovo regolamento nazionale. Dopo il diploma. vi sarà l'obbligo di aggiornamento almeno ogni 3 anni, pena la decadenza.



Discipline previste nel corso di 1° livello:

Etnocoreologia - Antropologia Culturale e Storia delle Tradizioni Popolari - Etnomusicologia - Storia della danza etnica - Tecnica e didattica etnocoreutica - Fondamenti di musica e ritmica coreutica - Fondamenti giuridici - Storia del tarantismo

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