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ESTADANZA 2016: ballare in Calabria e Salento

ESTADANZA 2016
XXXIII anno - 66a e 67a edizione

BALLARE IN CALABRIA E IN SALENTO

Siamo giunti al 33° anno consecutivo di Estadanza. La prima rassegna didattica estiva e residenziale nata in Italia continua la sua lunga vita. In questi anni abbiamo tenuto tante edizioni in una decina di regioni diverse da perderne il conto. Un record di cui siamo fieri, perché basato su circa 40 anni di intensa ricerca sul campo, di studi e pubblicazioni, di professionalità e conoscenza profonda delle tradizioni coreutiche in Italia.
Oltre le mode, oltre i protagonismi esibizionistici, oltre le pseudo-competenze improvvisate, noi siamo sempre qui a contatto con i territori di provenienza dei balli e attorniati da preparati conoscitori del mondo popolare. Al centro delle attività c’è sempre il ballo etnico, infatti insegneremo le danze nelle versioni osservate dagli anziani e dagli esecutori locali attendibili. In questi ultimi decenni è accaduto spesso che le vecchie danze sono state dismesse negli stessi luoghi d’origine. Per questo il nostro è anche un viaggio storico nel recente passato, beneficiamo infatti della memoria degli anziani che ci affidarono informazioni e saperi, affinché documentandoli potessimo trasmetterli alle future generazioni.

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ESTADANZA 2022 IN BASILICATA

XXXIX anno - 75° incontro
CORLETO PERTICARA (PZ)
23 - 31 luglio 2022
 
SCUOLA DI TARANTELLE LUCANE E BALLI GIOCO
CORSO DI BALLI LUCANI E DI BALLI-GIOCO ITALIANI
Restiamo ancora in terra lucana, a cui siamo per formazione di studi e affinità culturale, molto affezionati.
Un nuovo paese e una nuova comunità ci accolgono, meta anch'essi delle nostre ricerche etnografiche. A Corleto, infatti, durante la seconda edizione di Estadanza del 1985 abbiamo scoperto e documentato uno dei due ultimi suonatori di arpa pastorale lucana: Rocco Rossetti, dal repertorio ampio e sorprendente.
Estadanza qui porterà i frutti di oltre 40 anni di ricerche, di studi e di esperienze didattiche. Ma nello stesso tempo si prefigge di interloquire con l'Amministrazione, la Pro Loco, le associazioni culturali e la gente di Corleto per conoscere le espressioni tradizionali ancora rimaste in funzione o recuperabili dalla memoria degli anziani, e nello tempo vuol fungere da stimolo per la valorizzazione del patrimonio tradizione e per la sua rifunzionalizzazione da parte delle nuove generazioni locali, affinché la catena del sapere identitario non si spezzi e venga adattata e proiettata nel futuro.
 
Estadanza 2022 in Basilicata si muove su più direttrici:
- studio dei balli, dei canti, delle musiche e delle tradizioni locali
- conoscenza di un importante e poco noto settore dell'etnocoreologia italiana: i balli-gioco
- turismo intelligente verso i beni artistici della zona
- serate di cultura e musica con la gente del paese
 
PROGRAMMA DIDATTICO
Discipline e docenze (26 ore di lezioni pratiche e teoriche):
- Antropologia della danza etnica ed Etnomusicologia (5 ore): prof. G. M. Gala
- Tecnica e Didattica dei balli lucani (14 ore): proff. e drr. T. Biagi, P. Gala, S. Gala, T. Miniati
- Tecnica e Didattica dei balli-gioco (7 ore): proff. e drr. T. Biagi, G. M. Gala, S. Gala, T. Miniati

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ESTADANZA 2013

Laboratorio estivo di danza popolare italiana

Edizione 2013 - XXX anno, 60° e 61° incontro

 

DALLA TARANTELLA ALLA SALTARELLA!
 Esplorare i balli nei loro contesti sociali e naturalistici


Fra Puglia e Abruzzo, entrambe terre del Regno delle Due Sicilie, i corsi quest'anno si muoveranno fra area della tarantella e area del saltrarello, due famiglie differenti ma "cugine" dell'etnodanza.

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Il ballo che cura

Seminari specialistici su

LA DANZA BENEFICA
ossia
IL BALLO CHE CURA

Segnaliamo qui un percorso didattico ed esperienzale di danzaterapia
attinto dalla ricerca e dagli studi approfonditi della tradizione coreutica italiana.

Il tarantismo pugliese e meridionale e l'argia sarda
sono solo alcuni esempi dei secoli scorsi di utilizzazione della musica e della danza
per trarre benefici psicofisici da parte dei ceti popolari.

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2011

Campania, Puglia e Basilicata

Scuola di Formazione per Insegnanti di Danze Tradizionali della Calabria della Uisp Lega Danza (1° livello)

In collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari e l’Ass. Cult.  Taranta

CASTROVILLARI (CS) 17-19 luglio 2015

Premessa
Nelle tradizioni popolari della Calabria predominava fino ai decenni scorsi la tarantella. Questa danza, articolata in forme e tipologie diverse a seconda delle zone, caratterizzava le numerose feste pubbliche e private che dal Pollino allo Stretto si distribuivano in ogni periodo dell’anno.
Nelle usanze regionali degli ultimi decenni si stanno verificando contemporaneamente fenomeni socio-antropologici importanti che devono far riflettere le varie comunità e le istituzioni culturali:
1) il ballo etnico locale, quello tramandato dagli anziani, è andato rarefacendosi in molte aree della regione, mettendo a serio rischio di estinzione un patrimonio coreutico plurisecolare;
2) più di recente la moda della pizzica pugliese (detta erroneamente ormai dappertutto “taranta”) è entrata nella moda giovanile e rimpiazza ormai in molte piazze le usanze coreutiche preesistenti;
3) fra tutte le varie tipologie di tarantelle calabresi quella “reggitana” si sta imponendo nei corsi didattici di danza popolare e nei vari festival di musica folk, soffocando le forme agropastorali locali e generando un’omologazione espressiva che si riduce a povertà culturale;
4) i gruppi folkloristici preposti a diffondere nelle piazze musiche e danze tradizionali, sempre più facilmente tendono a presentare come danze di tradizioni delle coreografie complesse e fortemente spettacolarizzate che nulla hanno dell’originale espressione locale.

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ESTADANZA 2022 in Salento

CORIGLIANO D'OTRANTO (LE) 16 - 23 luglio
DALLA PIZZICA PIZZICA TRADIZIONALE
AI BALLI STORICI DEL TARANTISMO
XXXIX anno - 74° incontro – 15a edizione salentina
 
Ritorno in Salento
Estadanza torna in Salento dopo 14 edizioni già svolte. L'ultima edizione era del 2016. Estadanza è stata sempre un lungo laboratorio filologico controcorrente: mentre tutto attorno da un quarto si secolo si celebrava la nuova pizzica reinventata, fra protagonismo artistico e folklorismo spettacolare, è stata nostra premura far conoscere com'erano le varie pizziche originali, attinte dagli anziani ballerini nei primi anni '80 del secolo scorso.
Ma il laboratorio 2022 vuol essere una sorta di macchina del tempo: cercheremo di capire il nesso fra la danza e la terapia del morso della tarantola, o meglio, partendo dalle fonti storiche scritte, cercheremo di capire come probabilmente ballavano gli "attarantati" salentini tra il XVII e il XIX secolo. Le danze citate dai trattati le abbiamo ritrovate nelle regioni attigue, mentre in terra d'Otranto si erano estinte.
 
LABORATORIO STORICO SUI BALLI DEL SALENTO:
dalla pizzica pizzica ai balli del tarantismo dal XVII al XIX secolo
 
Discipline (22 ore di lezioni pratiche e teoriche):
- Storia del tarantismo (prof. E. Imbriani, Univ. Lecce): 4 ore
- Antropologia e storia della danza etnica (prof. Giuseppe Gala, ricercatore etnocoreologo): 3 ore
- Tecnica e Didattica del ballo (proff. e dr. Tamara Biagi, Pino Gala, Sabina Gala e Tiziana Miniati): (15 ore)

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2012

Basilicata e Puglia

Estadanza in Calabria

Castrovillari (CS) 
17 - 24 luglio 2015
64a edizione

TARANTELLE, PASTORALI E VILLANELLE DELLA CALABRIA

In una settimana sono previsti due corsi diversi, uno di seguito all’altro:

1) SCUOLA DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI DANZA POPOLARE CALABRESE
(1° livello) della UISP LEGA DANZA
17-19 luglio 2015
Corso intensivo prevalentemente dedicato ai gruppi folk calabresi, finalizzato a dare le basi culturali e tecniche per poter insegnare poi i repertori appresi con maggior competenza e senza cadere in retoriche e luoghi comuni sulla danza di tradizione.

DISCIPLINE (22 ore di lezioni pratiche e teoriche):

- Etnocoreologia e storia danza etnica (prof. P. Gala, antropologo): 6 h.
- Tecnica e Didattica del ballo (T. Biagi, P. Gala, S. Gala e T. Miniati): 11 h.
- Storia delle tradizioni popolari calabresi (prof. L. Alario, etnologo): 2 h.
- Etnomusicologia (dr. A. Critelli): 2 h.

2) SCUOLA DI BALLO E INCONTRI CULTURALI

19-24 luglio 2015
Corso di base sulle tarantelle calabresi spalmato su più giorni e arricchiti di visite artistiche, archeologiche ed ecologiche, incontri con esperti, feste e tanta musica.

DISCIPLINE (20 ore di lezioni e attività culturali)
- Etnocoreologia e storia danza (prof. Gala, antropologo): 6 h.
- Tecnica del ballo (Biagi, Gala e Miniati): 11 h.
- Etnomusicologia (dr. A. Crivelli): 2 h.
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 3 h.

REPERTORI DIDATTICI
Balli calabresi: Tarantelle e pastorali del Pollino, tarantella silana, tarantelle “figurate” del Reventino e delle Serre, villanella d’Aspromonte e reggitana, balli-gioco, scotis, quadriglia (programma cumulativo dei due corsi).

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ExtraDanza

La memoria dei luoghi
Permanenza Didattica Sperimentale
ideato e diretto da Pino Gala e Tiziana D’Ascenzo
Oliveto Citra (SA)
dal 23 al 29 agosto 2021
 
Luogo e sentimento dei luoghi, viaggio, pellegrinaggio, memoria, riti della festa, sono termini e motivi che si rinviano e che appaiono legati attraverso mille itinerari.
Abbiamo voluto creare, in un momento in cui le radici hanno bisogno di nutrimento e le fronde desiderano sventolare libere per aria, un percorso multidisciplinare, sperimentale, in cui le lingue del corpo congiungono trame antiche, dialogano, e approdano alla profondità, rotondità, poetica armonia, della dimensione umana.
La memoria dei luoghi ci appartiene. È qualcosa di molto potente, fa parte della realtà materiale che percepiscono i nostri sensi fin dalla nascita, ma al tempo stesso alberga fuori di noi perché sopravvive ad ognuno.
Custodire la memoria e il sentimento dei luoghi vuol dire essere simultaneamente dentro e fuori di noi, vuol dire curare i fili della nostra storia individuale e al tempo stesso sentirsi parte viva di una comunità.
 

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Estadanza a Tricarico (MT) 2013

8 - 15 agosto 2010

52a edizione di Estadanza

TARANTELLE DELLA LUCANIA


Corso specializzato e Scuola di Formazione per insegnanti di danze popolari lucane

27 anni di Estadanza: memoria e patrimoni culturali.

Nata in Basilicata nel 1984, la manifestazione ritorna nuovamente in questa regione così poco nota e così ricca di tradizioni. Continua il lungo viaggio in carovana attraverso la grande mole dei balli italiani osservati e documentati sul campo da una meticolosa ricerca, che dura da oltre 30 anni e che ancora oggi sta portando alla luce balli del passato di cui si erano perse le tracce, o varianti coreutiche locali di balli già noti. La Basilicata è una terra sorprendente, una miniera che nasconde nelle sue viscere una ricchezza di forme espressive che denota la creatività culturale delle comunità agropastorali, i lunghi processi di acquisizione e di trasformazione, e quella maggiore autonomia che ogni comunità determinava rispetto ai modelli dominanti. Oggi molti aspetti di questo immenso patrimonio culturale si vanno progressivamente perdendo per l'immancabile trasformazione delle concezioni e dei modi di vita.

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Estadanza in Abruzzo

Accademia di Danza Etnica Abruzzese

PENNA  SANT'ANDREA (TE)
65
a edizione di Estadanza: 
13 - 20 agosto 2015

CONCORDANZE: due regioni a confronto: MARCHE e ABRUZZO

Penna, paese che conserva gelosamente da secoli il laccio d’amore (ballo dell’intreccio di nastri attorno al palo) ci ospita per la tredicesima volta: è un primato per Estadanza, che hanno da tempo stretto intense relazioni amichevoli e culturali con la gente del posto.



Sono previsti due corsi diversi:

1) CORSO DI BALLI POPOLARI DELLE MARCHE
13-16 agosto 2015

DISCIPLINE (14 ore di lezione)
- Etnocoreologia (prof. Gala antropologo): 2 h.
- Tecnica del ballo (Biagi, Gala P., Gala S., Miniati): ore 11
- Gli alberi della memoria: incontri con depositari di tradizione: 2 h.

DISCIPLINE (15 ore di lezione)
- Storia tradizioni popolari (dr. A. Gandolfi): 2 h.
- Tecnica del ballo (Biagi, Gala, Miniati e Gr. Folk "Laccio d'amore"): ore 10
- Etnocoreologia e Storia della danza: (prof. Gala antropologo): 3 h.

REPERTORI COREUTICI DIDATTICI:
- Balli marchigiani: saltarello del Piceno, saltarello e castellana di Val di Chienti, manfrina e furlana di val Metauro.
- Balli abruzzesi: saltarella, trallallero, laccio d'amore della Val Vomano, jisciana, scagnarello, danzo, spallata e zumparella di area frentana, ballarella della Majella, quadriglia e balli gioco.

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Estadanza 2021

38° anno – 73° edizione

Montesano sulla Marcellana (SA)

dal 24 al 31 luglio 2021

Tradizione in scena: danza & teatro
Tarantelle e maschere nascoste

Laboratori didattici e Scuola di Formazione per insegnanti di Etnodanza lucana
A cura di Pino Gala, Ass. Cult. Taranta aps e Compagnia dei Nove aps-ets

Continua il nostro lungo viaggio nella grande e magnifica terra delle mille danze etniche. Ancora nel cuore del Sud, fra Basilicata e Cilento, luoghi di intensa ricerca e di forti emozioni che la tradizione agropastorale sa donare per la sua schiettezza e profondità dell’essere
Continua il nostro cammino cognitivo nell’ampia famiglia delle danze lucane, che spazia dalla Basilicata al Cilento, dalla Valle del Sele alla Calabria settentrionale.
I partecipanti a questa 73esima edizione della più antica e longeva residenza etnocoreologica d’Italia si immergeranno in una civiltà agro-pastorale in trasformazione.
Nuovo luogo, nuovi incontri culturali, nuovi vissuti, nuovi paesaggi naturali, artistici ed umani. Ma antiche sono le tradizioni che vi troveremo. Ci spostiamo così nel Vallo di Diano, in uno dei paesi con più densità zampognara della zona. Montesano vanta infatti un intenso ambiente zampognaro, espressioni canore e musicali di ampio retroterra lucano. Troveremo dunque suonatori di ciaramella, zampogna e organetto, troveremo nuovi paesaggi ambientali ai confini del Parco Naturale Nazionale del Cilento, nuovi monumenti artistici e nuovi ambienti socio-culturali.
Come sempre Estadanza sperimenta consolidate formule rinnovate e iniziative nuove. Per la prima volta, infatti, vi sarà a Estadanza un Laboratorio di Teatro Popolare: recitazione, sceneggiatura e rappresentazione finale di pièces ispirate alle farse carnevalesche, al teatro di strada, alla grande tradizione popolaresca italiana della Commedia dell’Arte.
Sul piano didattico continua la Scuola di Formazione di insegnanti di balli lucani e riparte un nuovo Laboratorio di base: quest’anno apprenderemo anche il vasto repertorio di tarantelle figurate, che il covid ci ha impedito di espletare lo scorso anno.

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Estadanza in Basilicata - Tricarico (MT)

11 - 17 agosto 2012

58a edizione di Estadanza

TARANTELLE DELLA LUCANIA

I BALLI-GIOCO IN ITALIA 

Corso specializzato e Scuola di Formazione UISP per insegnanti di danze popolari lucane

29 anni di Estadanza: memoria e patrimoni culturali.

Nata proprio in Basilicata nel 1984, la manifestazione da alcuni anni si è rinsediata in questa regione così poco nota e così ricca di tradizioni. Continua il lungo viaggio in carovana attraverso la grande mole dei balli italiani osservati e documentati sul campo da una meticolosa ricerca, che dura da oltre 35 anni e che ancora oggi sta portando alla luce balli del passato di cui si erano perse le tracce, o varianti coreutiche locali di balli già noti.
La Basilicata è una terra sorprendente, una miniera che nasconde nelle sue viscere una grande ricchezza di forme espressive, ricchezza che denota creatività culturale delle comunità agropastorali, i lunghi processi di acquisizione e di trasformazione, e quella maggiore autonomia che ogni comunità determinava rispetto ai modelli dominanti.

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Estadanza 2020

37° anno – 72a edizione


OLIVETO CITRA (SA) 17 - 22 agosto 2020

Le tarantelle nascoste
Corpi e spazi si incontrano

Estadanza fra Lucania, Cilento e Irpinia

Anno speciale, terribile, passato già alla storia per la sua pandemia: morte e paura attanagliano l’intera umanità. Ma la danza è speranza, voglia di essere, cultura... la danza è vita.
Estadanza, la più antica rassegna residenziale in Italia di corsi, studi ed eventi sulla danza e la cultura popolare, vuole esserci per segnare il suo 37° anno di vita.
Ogni anno, senza interruzione, riesce a proporre offerte didattiche che ampliano e approfondiscono la conoscenza del ricco patrimonio folklorico ed etnocoreutico della penisola. La sua didattica si basa su oltre 40 anni di intensa ricerca etnografica e storica dei balli italiani e segue rigore scientifico e metodologia filologica. I suoi arricchimenti teorici a carattere antropologico ed artistico sono unici, grazie al supporto di una vasta documentazione audiovisiva, di lunghi studi storici ed etnocoreologici e di collaborazioni di esperti competenti. Fuori dalle mode e dalle superficialità del momento, Estadanza percorre sentieri originali di conoscenza profonda, e mostra anche quest’anno esempi di tarantelle sconosciute, rimaste nascoste nel ricco e intricato panorama delle tradizioni meridionali. Vogliamo continuare a contribuire per la "Formazione degli insegnanti di danza popolare", affinché si elevi il livello talvolta mediocre di conoscenza della complessa disciplina dell'Etnocoreologia.
Inoltre un Laboratorio di "Teatro Danza" introduce nel ricco carnet storico delle esperienze estadanzine: una nuova via di conoscenza del proprio corpo in rapporto al tempo, allo spazio e all’entità del proprio essere.

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Un'altra estate di fervori e radici danzanti


Da 28 anni Estadanza è ormai una consuetudine per gli appassionati di musica e di danza popolare italiana.

Anche la proposta 2011 della XXVIII edizione di Estadanza è particolarmente ricca e propone due nuove ed interessanti mete da esplorare.

Per la prima volta Estadanza si svolge in Cilento, un'ampia area meridionale della provincia di Salerno. Grazie al prezioso apporto della Legambiente "Cilento verde", il soggiorno è dedicato all'immersione nella natura del Parco Nazionale del Cilento e, nel contempo, nelle tradizioni gastronomiche, musicali e coreutiche del territorio. Rocca Cilento e Lustra sono due piccoli centri nei quali è facile familiarizzare con i pochi abitanti e condividere aspetti della vita quotidiana e aspettative. Per gli etnocoeofili è un'occasione per ampliare le proprie conoscenze sui balli del cilento e della Valle del Sele.

Nel mezzo l'ormai fisso appuntamento con la pizzica pizzica e gli altri balli della magnifica Puglia. Ci accoglierà anche quest'anno la barocca (e non solo) Galatina, ricca di monumenti (fra tutti la perla di Santa Caterina) e soprattutto paese altamente simbolico per il tarantismo pugliese, con la sua cappellina delle tarantate dedicata a Santu Paulu. Qui attendono gli estadanzini grandi sudate per balli di forte vitalità, tanti concerti serali de "La notte della taranta", visite artistiche e il gradevole mare salentino.

Si ritorna in Basilicata in un centro rinomato per la cultura popolare, Lavello. Nella Lucania materana continua il nostro lungo viaggio nel diversificato mondo della tarantella meridionale; ci si imbatterà nella tarantella di coppia dalla struttura essenziale, nella tarantella "comandata", a più figurazioni e più coppie, in tarantelle in coppia, in cerchio, a quattro persone, col fazzoletto e, come ciliegina per la torta, avremo anche una tarantella dell'area del Vulture, cioè della tradizione locale. Vi sarà la scoperta di una regione quasi ignota alla maggior parte degli italiani e stranieri, dei suoi aspettti paesaggistici ed artistici sorprendenti (come il paese di Orazio, venosa, i laghi di Monticchio, il duomo di Acerenza, la città archeologica della limitrofa Canosa), ma anche etnografici (la festa di S. Rocco) ed umani, con la conoscenza e l'amicizia di personaggi eccellenti del paese.

I giorni estadanzini dell'estate 2011 continueranno a sperimentare il ritorno alla formula più amena e godibile della manifestazione:
- tanta pratica del ballo ma selezionata e di approfondimento sugli stili di una medesima regione,
- soppesate dosi di lezioni teoriche di grande spessore con vari e rinomati studiosi di discipline demo-etno-antropologiche,
- infine un arricchimento culturale con maggior osservazione diretta a 360° sia sul piano storico, che ambientale, sociale, artistico ed umano di un'altra Italia.
Il panorama di offerte didattiche, culturali e socio-ambientali è arricchito da incontri con i depositari del folklore locale e con i ricercatori.
Insomma, come sempre, Estadanza è per i buongustai! 

Estadanza in Basilicata

LAVELLO (PZ)
16 - 21 agosto 2011
57a edizione di Estadanza

TARANTELLE DELLA LUCANIA


Corso specializzato e Scuola di Formazione per insegnanti di danze popolari lucane

BALLI-GIOCO DI TRADIZIONE ITALIANA
per festeggiare l'anniversario dell'Unità d'Italia

27 anni di Estadanza: memoria e patrimoni culturali.

Nata in Basilicata nel 1984, la manifestazione "Estadanza" ritorna nuovamente in questa regione, così poco nota e così ricca di tradizioni. Continua il lungo viaggio in carovana attraverso la grande mole dei balli italiani, grazie ad una vita di ricerche sul campo. Il favoloso viaggio dell'Ass. Taranta nel mondo della danza popolare italiana dura da oltre 30 anni e ancora oggi sta portando alla luce balli del passato di cui si erano perse le tracce, o varianti coreutiche locali di balli già noti. La Basilicata è una terra sorprendente, dietro la "normalità" della vita quotidiana, si nasconde nelle sue viscere sociali una miniera di saperi e forme espressive che denotano la creatività delle comunità agropastorali, i lunghi processi di acquisizione e di trasformazione, e quella maggiore autonomia che ogni comunità determinava rispetto ai modelli dominanti. Oggi molti aspetti di questo immenso patrimonio culturale si vanno progressivamente perdendo per l'immancabile trasformazione delle concezioni e dei modi di vita. Resta alle giovani generazioni locali il dovere morale dello scavo e del recupero delle radici: Maggiori sono le pendici sotterranee che si imbevono di saperi del passato, e maggiori sono le possibilità di una prospera crescita nel futuro. La settimana lucana di Estadanza sarà un'utile occasione per fare una "sorta" di inventario di musiche, danze, canti, usi ed eventi festivi della tradizione lucana, con l'aiuto di esperti e della gente del posto.

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Estadanza in Salento

 

Galatina (LE)
9 - 14 agosto 2011

56a edizione di Estadanza

Col patrocinio culturale del Comune di Galatina, anche quest' anno si terrà un breve periodo di studio sulle danze tradizionali del Salento.

ESTADANZA (danza-vacanza) IN SALENTO (X anno)
"Officina di pizzica pizzica tradizionale":
la pizzica "legata"

Continua per il decimo anno consecutivo (4 a Galatina, 5 a Corigliano e 1 anno a Castrignano dei Greci) la positiva esperienza dei laboratori didattici sulle espressioni musicali e coreutiche della cultura tradizionale pugliese, che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani provenienti dalla Puglia, da varie regioni italiane e dall'estero. In questi anni il Laboratorio si è contraddistinto dai tanti corsi di "neo-pizzica" per la sua serietà d'impostazione, per il rigoroso profilo etnografico e per la partecipazione di validi esperti di tradizioni salentine, di tarantismo e di Antropologia culturale nel ruolo di docenti. L'Officina di tradizioni coreo-musicali 2011 si differenzia dalle precedenti edizioni per una primizia mai offerta sinora: verranno insegnate le figurazioni a coppia legata della pizzica pizzica leccese, che evidenziano una qualche lontana analogia con l'area del saltarello o di alcune forme di tarantella calabrese. Inoltre, come lo scorso anno, sarà un'edizione più "leggera", con spazi pomeridiani per escursioni al mare e visite ai tanti bei paesi del Salento. .

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Eco-danza in Cilento

 

ROCCA CILENTO (SA)
26 - 31 luglio 2011

55a edizione di Estadanza

Col patrocinio della LEGAMBIENTE "Cilento verde", del Comune di Lustra e della Pro Loco di Rocca Cilento, per la prima volta in terra cilentana.

ESTADANZA (danza-ecologia) IN CILENTO (I anno)
"Natura e tradizioni" - La tarantella cilentana

- Il tarantismo nel Cilento all'ombra di S. Vito -

Un'edizione speciale perché comiuga due dimensioni in armonia fra loro: la natura e il lavoro dell'uomo, ossia la creazione di un paesaggio ambientale e la creatività culturale delle popolazioni che in esso si sono insediate per secoli. Apprendere i balli non solo col corpo, al contrario con la mente e lo spirito è possibile penetrare più a fondo nel vissuto di una piccola comunità, sfilacciata dall'emigrazione ma con la voglia di ribadire una propia identità.

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