SUONI DI PASSI (II seminario) - Itinerari nella danza etnica nell’Italia centrale
ROMA 7 e 8 marzo 2015
VIAGGIO NELLA DANZA DELL’UMBRIA
presso Associazione Culturale “Il Sole e la Luna”
via Casilina Vecchia 115 - ROMA
Nella seconda tappa del viaggio coreutico dell’Italia centrale si affronterà un tema e un’area quasi del tutto sconosciuti fra gli appassionati della danza popolare: l’Umbria.
Cuore centrale dell’Italia, l’Umbria è il punto di congiunzione delle principali famiglie di balli italiani: saltarelli, manfrine, tarantelle, tresconi, gighe e furlane si incrociano nelle valli umbre, insieme a molti balli medievali e ottocenteschi.
Il seminario ne esaminerà alcuni modelli, partendo da balli semplici per poi accedere a contraddanze e saltarelli stilisticamente più complessi.
Contesti e linguaggi di molti balli inediti o del tutto ignoti ai tanti appassionati che in questi ultimi anni si sono affacciati al mondo della danza popolare si trasformano in piacevole apprendimento.
Lezioni tecniche, testimonianze e documentari video di ricerca.
Suoni di passi - CIAMPINO
Itinerari nella danza etnica italiana
Dal 21 gennaio inizia il terzo e ultimo ciclo del corso con i BALLI ABRUZZESI!
Fra il ‘600 e l’800 l’Italia fu percorsa dalla fervida moda europea del “Grand tour”: intellettuali, artisti, archeologi, nobili e borghesi venivano a visitare il “bel paese” e le sue meraviglie d’arte. Dai diari dei viaggiatori si sono costruiti luoghi comuni e un immaginario collettivo ancora oggi radicati nel mondo.
Tra le pagine dei diari v’erano anche accenni al folklore delle varie culture popolari italiane.
Negli ultimi 40 anni invece alcuni ricercatori hanno percorso tutta l’Italia per documentare canti, musiche e danze ancora rimaste nelle tradizioni locali. In questi quattro decenni molte espressioni sono scomparse, altre si sono trasformate, altre reinventate come tradizionali.
Con questo laboratorio si vuole proporre un viaggio ideale nel folklore musicale e coreutico delle varie regioni d’Italia, andando a mostrare, far conoscere e praticare balli, a volte scomparsi o rarefatti, proposti nelle forme originarie e corredate di documentari etnografici dei decenni scorsi.
Verranno insegnate varie tarantelle, pizziche, saltarelle e altri balli popolari campani, pugliesi e abruzzesi, il tutto a prezzi popolari!
Concordanze - Seminario di zumparella, quadriglia e balli-gioco abruzzesi
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
Progetto CONCORDANZE - VII edizione: 2014-2015
"Alle radici e allo specchio: culture tradizionali nelle terre d’Abruzzo"
III incontro: I BALLI DEL SORRISO
LA ZUMPARELLA E LA QUADRIGLIA INTRECCIATA DELL’ALTO VASTESE
E I BALLI GIOCO FRA ABRUZZO E MOLISE
Un seminario speciale
Questo terzo incontro sulla cultura abruzzese è ricco di novità coreutiche: chi vi partecipa deve essere disponibile al gioco e al divertimento.
Nella prima parte affronteremo il ballo collettivo della Zumparella e la Quadriglia intrecciata dei monti Frentani nell’Alto Vastese, con particolare attenzione alle figurazioni più divertenti della quadriglia. La serata si conclude con una puntata particolare della rassegna ABRUZZO ETNOFILM, dedicata al tarantismo pugliese.
Il seminario didattico teorico-pratico prosegue la domenica mattina a Pescara presso il Museo delle Genti d’Abruzzo su un altro tema originale e poco frequentato, ma di grande interesse socio-antropologico: i vari balli-gioco per adulti e bambini. Il ballo sociale con cui si trascorrono lunghi momenti della festa e dei ritrovi conviviali è di per sé fonte di divertimento. Ma ci sono delle danze cui si aggiunge in maniera più esplicita la funzione del gioco, entrando in schemi strutturali appropriati, in regole ludiche vere e proprie.
SUONI DI PASSI (seminario)
Itinerari nella danza etnica dell’Italia centrale
VIAGGIO NELLA DANZA D’ABRUZZO
ROMA - 31 gennaio e 1 febbraio 2015
Dopo alcuni anni torna ad insegnare a Roma l’antropologo della danza Pino Gala, con alle spalle 40 anni di intense ricerche sul campo in tutte le regioni d’Italia e centinaia di ore di materiali di archivio e numerose pubblicazioni. Torna per raccontare il suo lungo viaggio nelle tradizioni locali, che in questi decenni sono sensibilmente mutate e spesso scomparse. Si comincia con l’Italia centrale. Il suo racconto didattico prevede i linguaggi di molti balli inediti e del tutto ignoti ai tanti appassionati che in questi ultimi anni si sono affacciati al mondo della danza popolare. L’accompagna la figlia Sabina che ne recupera l’eredità di un sapere e il senso profondo dell’espressività popolare, fra radicamenti e mutazioni.
Lezioni tecniche, testimonianze e tanti video di ricerca.
Il Laboratorio prevede dei seminari intensivi da gennaio a maggio 2015, con il seguente orario
Progetto CONCORDANZE
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
VII edizione: 2014-2015
"Alle radici e allo specchio: culture tradizionali nelle terre d’Abruzzo"
IV incontro:
LA SALTARELLA DEL TERAMANO (Val Vomano e Val di Tavo)
Nell’Abruzzo Ulteriore, totalmente amministrato fino al 1927 dalla provincia di Teramo, si erano attestate due sottotipologie diverse di saltarella: il seminario prende in esame la saltarella che ha come spazio centrale di riferimento la val Vomano: si tratta di uno degli esempi più complessi e ricchi dell’area del saltarello dell’Italia centrale.
La saltarella che oggi prevalentemente si ascolta negli ambienti folk è proprio quella teramana: molti la suonano, ma quasi nessuno ne conosce la forma coreutica corrispondente.
Concordanze
Alle radici e allo specchio: culture tradizionali nelle terre d’Abruzzo
di Pino Gala
Accademia di Danza Etnica Abruzzese
VII edizione: 2014-2015
"Alle radici e allo specchio: culture tradizionali nelle terre d’Abruzzo"
Organizzazione dell'Ass. Cult. "Taranta" di Firenze e dell'Ass.Cult. "I Colori del Territorio" di Spoltore
in collaborazione con i Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore
Adriana Gandolfi e la cattedra di Antropologia Culturale (prof.sa Lia Giancristofaro)
(Dipartimento Lettere, Arti e Scienze Sociali, Univ. degli Studi "D'Annunzio" di Chieti)
Per riscoprire e rivalorizzare i balli della tradizione regionale.
Suoni di passi
Itinerari nella danza etnica italiana
Fra il ‘600 e l’800 l’Italia fu percorsa dalla fervida moda europea del “Grand tour”: intellettuali, artisti, archeologi, nobili e borghesi venivano a visitare il “bel paese” e le sue meraviglie d’arte. Dai diari dei viaggiatori si sono costruiti luoghi comuni e un immaginario collettivo ancora oggi radicati nel mondo.
Tra le pagine dei diari v’erano anche accenni al folklore delle varie culture popolari italiane.
Negli ultimi 40 anni invece alcuni ricercatori hanno percorso tutta l’Italia per documentare canti, musiche e danze ancora rimaste nelle tradizioni locali. In questi quattro decenni molte espressioni sono scomparse, altre si sono trasformate, altre reinventate come tradizionali.
Con questo laboratorio si vuole proporre un viaggio ideale nel folklore musicale e coreutico delle varie regioni d’Italia, andando a mostrare, far conoscere e praticare balli, a volte scomparsi o rarefatti, proposti nelle forme originarie e corredate di documentari etnografici dei decenni scorsi.
Verranno insegnate varie tarantelle, pizziche, saltarelle e altri balli popolari campani, pugliesi e abruzzesi, il tutto a prezzi popolari!
Fra tarantole e masserie. Tarantelle della Basilicata
Seminario didattico di approfondimento su
tarantelle, pastorali, quadriglie e balli ottocenteschi
SABATO 31 MAGGIO
DOMENICA 1 GIUGNO
LUNEDÌ 2 GIUGNO 2014
presso la Masseria del Circolo Arci
“Nuova LAMASERENA”
MINERVINO MURGE (BT) - (Contrada Lamalunga)
Per il terzo anno consecutivo nell’area della Murgia settentrionale pugliese, fra Canosa e Minervino, si tiene un altro seminario di alta specializzazione sulle danze etniche del Sud d’Italia.
Il ricercatore ed antropologo della danza, Pino Gala, originario del luogo e studioso di danza etnica da oltre 37 anni, propone un interessante repertorio di tarantelle e di altri balli folklorici dell’area lucana, direttamente osservati e documentati durante feste e contatti capillari sul luogo. Autore di numerosi testi e di 3 cd sulla cultura lucana, il docente porrà in evidenza i vari sottogeneri della tarantella e alcuni interessanti balli ottocenteschi.
Per tre giorni i partecipanti vivranno insieme in una bella masseria storica ai piedi delle colline sassose delle Murge e ai confini con la Basilicata un’immersione totale in ritmi e balli di chiara matrice pastorale, fra cucina tradizionale apulo-lucana e feste con musica dal vivo.
Fra regnicoli e papalini: la saltarella sulla riva del Tronto
CONCORDANZE - VII INCONTRO
Accademia di danza etnica abruzzese
"Alle radici ed allo specchio"
Spoltore - Pescara, 10 e 11 maggio 2014
Se si vanno ad osservare vecchie carte geografiche tra il XVII e il XIX secolo si scopre con iniziale meraviglia che i confini fra Regno delle Due Sicilie e lo Stato della Chiesa sull’Adriatico subivano spostamenti di confine abbastanza di frequente. Se oggi andiamo in paesini e campagne sul versante settentrionale del fiume, nel mezzo dell’area picena sentiamo i più anziani chiamare ancora il balli etnico locale al femminile: la saltarella.
Da una nostra ricerca del 1987 provengono alcune forme di saltarella documentate lungo la riva meridionale del Tronto: saltarelle in cerchio e in coppia di grande vivacità. Questi balli vengono presentati per la prima volta assoluta in un laboratorio didattico. Dunque una primizia da non perdere.
CONCORDANZE
Accademia di danza etnica abruzzese
"Alle radici ed allo specchio"
V INCONTRO
LA SALTARELLA TERAMANA E DELLA VAL VOMANO
Spoltore - Pescara, 8 e 9 narzo 2014
La rassegna di "Concordanze" prosegue con successo verso il suo quinto appuntamento.
Il nostro viaggio nel mondo della danza e della musica popolare abruzzese giunge ad una tappa importante: dagli anni '70 del secolo scorso la saltarella teramana si è imposta come il modello più forte nel panorama etnomusicale della regione, grazie alla tenacia di alcuni suonatori che hanno riportato in auge i suoni brillanti de lu ddu bottë (organetto diatonico a due bassi), che rischiava in quel periodo di andare in disuso. Ricordiamo qui - fra gli altri - i grandi Fanciullo Rapacchietta e Basilio D'Amico.
Seminario di balli popolari della Corsica
Firenze, 5 e 6 aprile 2014
presso Palestra della Scuola Media "Machiavelli" - P.za de' Nerli 3 (zona S. Frediano-Oltrarno, 10 minuti a piedi dalla stazione centrale di S. Maria Novella)
Bus 6, 12, C3, D
Una primizia assoluta
Per la prima volta in Italia si organizza un seminario di studio sulla tradizione etnocoreutica della Corsica.
La Corsica è stata italiana sino al 1768, quando, per una ribellione indipendentista guidata dall'illuminista Pasquale Paoli, Genova fu costretta a cedere l'isola alla Francia mediante il Trattato di Versailles. La Francia, tradendo le ispirazioni indipendentiste corsicane, annesse nel 1769 l'isola, avviando un processo di francesizzazione del territorio. L'italiano restò lingua ufficiale scritta sino al 1869. Per questo, gran parte della sua tradizione (lingua, architettura, cucina, musica, ballo, abbigliamento, ecc.) risente delle intense influenze tosco-liguri, essendo stata per secoli sotto i domini della repubblica pisana e genovese.
La pizzica pizzica della Puglia
Un ballo, una storia, una tela di tarantola
Seminario didattico teorico-pratico nella tradizione di una danza.
LIVORNO, domenica 2 febbraio 2014 presso il Circolo Arci, Via San Jacopo.Da circa 20 anni un genere di ballo pugliese è stato riscoperto ed è diventato ballo di moda per una generazione intera. In realtà ciò che si vede nelle piazze è una nuova forma di ballo, reinventato in forme spettacolari. Questo seminario è tenuto da ricercatori etnocoreologi fra i più importanti nello studio dei balli italiani, che agli inizi degli anni '80 hanno documentato i modelli contadini del ballo in vari paesi del Salento: le forme originali di forte matrice contadina vengono qui trasmesse con accompagnamento di documentari video dell'epoca.
NAPOLI SOTTO-SOPRA
MILANO 30 nov. - 1 dic. 2013
Balli popolari a sud e nord di Napoli:
La tarantella cilentana
e la tammurriata domiziana
La tarantella è stata l'icona più rappresentativa di Napoli nel mondo sin dalla fine del '700. Sulla natura coreutica e sulla storia di questa danza vi sono ancora oggi un'aria di mistero, tante incognite, diffusi luoghi comuni e scarsa chiarezza.
In un'apposita e ricca conferenza Pino Gala, etnocoreologo ed antropologo della danza, autore di un recente testo “Danza popolare e questioni storiche”, fa chiarezza con fonti storiche alla mano sulla travagliata diatriba fra Puglia e Napoli per l'attribuzione della tarantella. Nello stesso tempo illustrerà il ricco panorama dei balli tradizionali in Campania, articolando ad esempio i vari modelli di ballo sul tamburo, penetrando nel variegato mondo della tarantella dell'Irpinia e del Sannio, illustrerà i caratteri della ballarella del Matese casertano e articolerà i diversi modi della tarantella cilentana.