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ESTADANZA: Breve storia della manifestazione

1984-2016: trent'anni di balli, studi, incontri, amicizie e divertimenti

"Estadanza" è la prima e più longeva rassegna estiva (è nata infatti nel 1984) di studio dei balli tradizionali italiani a contatto con i luoghi di origine e con le fonti vive del ballo popolare.

Le 61 edizioni finora organizzate si sono svolte nelle seguenti regioni e località: 
Viggiano, Bella, Tricarico e Lavello in Basilicata, 
Torricella Peligna, Penna S. Andrea, Roccaspinalveti, Rocca Santa Maria e S. Valentino in Abruzzo Citeriore in Abruzzo,
 Amatrice nel Lazio, 
Colliano, Montemarano, Cusano Mutri e Rocca Cilento in Campania,
 Premilcuore in Emilia e Romagna,
 Sorgono e Ittiri in Sardegna,
 Galatina, Corigliano d'Otranto e Castrignano dei Greci in Puglia,
 Buonconvento in Toscana,
 Matelica nelle Marche,
 Ficarra in Sicilia, Castrovillari in Calabria.

Le varie edizioni hanno portato migliaia di appassionati di musica e danza etnica nelle varie microculture locali per far conoscere da vicino i contesti umani e socio-culturali da cui nascono tali espressioni della tradizione, ed hanno proposto didattiche diverse e talvolta sperimentali, grazie alla presenza di molti validi studiosi di Antropologia Culturale, Etnomusicologia, Etnocoreologia, Antropologia della danza, Educazione Ritmica, Storia delle tradizioni popolari, Storia del tarantismo, Tecnica e Didattica del ballo etnico e di ricercatori sul campo di tradizioni popolari

(Maurizio Agamennone, Leonardo Alario, Enzo Vinicio Alliegro, Paolo Apolito, Tamara Biagi, Gian Piero Boschero, Federica Calvino Prina, Gerolama Carta Mantiglia, Luigi Chiriatti, Pietro Clemente, Marcello Cofini, Gabriele D'Ajello Caracciolo, Fabio Dei, Domenico Di Virgilio, Ornella Di Tondo, Eugenio Epifani, Serena Facci, Maricarmen Farah, Giuseppe Michele Gala, Adriana Gandolfi, Ernesto Giammarco, Emiliano Giancristofaro, Giuseppina Giovannelli, Giovanni Giuriati, Anka Giurchescu, Vincenzo Izzi, Roberto Leydi, Roberto Lorenzetti, Ignazio Macchiarella, Francesco Marano, Nicola Martelli, Carles Mas, Marcello e Marinella Marras, Ada Metafune, Tiziana Miniati, Maria Concetta Nicolai, Maurizio Padovan, Alkis Raftis, Silvio Pascetta, Gilberto Pressacco, Gaudenzo Ragazzi, Roberto Raheli, Josè Alberto Sardinha, Alberto Sobrero, Ambrogio Sparagna, Placida Staro, Maria Carmela Stella, Antonio Tavera, Sergio Torsello, Roberta Tucci, Antonietta Vizzuso, Massimo Zacchi, ecc.).
Fra gli istruttori dei corsi tecnici e pratici di balli tradizionali ricordiamo: Tamara Biagi, Katerina Cucugliello, Pino Gala, Sabina Gala, Michele Gallo, Marco Macis, Marinella e Susi Marras, Ada Metafune, Gianni Mereu, Tiziana Miniati, Paulina Muller, Alberto Restelli, Piero Simula (con i membri del gruppo folkloristico "Ittiri Cannedu") e il gruppo folkloristico "Laccio d'amore di Penna S. Andrea.


"Estadanza", nonostante le tante imitazioni e la forte concorrenza estiva di corsi, festivals e raduni folk degli ultimi anni, mantiene dopo 33 anni di vita la sua indiscussa originalità:

- contatto diretto con la tradizione locale fatta di gente, di rapporti sociali, di condizioni di vita del territorio, ma anche di dialetto, di canto, di ballo, di musica, di bevute al bar, di racconti, di memorie, ecc.
- immersione nel mondo etnico attuale (con le relative implicazioni, contaminazioni e trasformazioni maturate però nei luoghi di provenienza e di creazione delle forme espressive tradizionali),

- studio dei documenti, critica delle fonti e studio critico e dinamico delle resistenze e delle trasformazioni culturali,

- fruizione di conoscenze dirette basate sui metodi scientifici di lunga ricerca antropolgica sul campo,
- avvio all'Etnocoreologia, all'Antropologia della danza, all'Antropologia culturale, all'Etnomusicologia,
- corsi di ballo e di strumenti musicali tradizionali,

- feste, convegni, concerti, mostre, teatro popolare e incontri

- gastronomia tradizionale,
- visite ambientali, artistiche, naturalistiche ed etnografiche,

- conoscenze, amicizie, scambi di esperienze e riflessioni a tutto campo fra i partecipanti.
Dunque, in ogni edizione poche ma serie e selezionate attività per diffondere un sapere demologico in modo divertente, piacevole ed attendibile.

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