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Organetto e tarantelle

Le tradizioni musicali in Lucania - Volume 2°

COMPACT DISC DELLA COLLANA "ETHNICA" - TA002

a cura di Giuseppe Michele Gala ©

La prima e la più completa antologia sulla tradizione dell'organetto in Lucania

Secondo volume dedicato alla musica di tradizione della Basilicata e di aree considerate etnicamente lucane. Questo disco offre un ampia veduta dell'uso dell'organetto in Basilicata, nel Cilento e nell'area del Pollino. La ricerca compiuta tra il 1979 e il 1991 ha documentato vari repertori eseguiti durante feste religiose pubbliche, feste private o durante i sopralluoghi a casa dei medesimi suonatori. Questo strumento, di fabbricazione semindustriale, non viene prodotto in Lucania, ma prevalentemente nelle Marche e in Abruzzo e commercializzato per i soliti canali di distribuzione musicale o nelle fiere; in Basilicata vi sono però alcune botteghe di riparazione cui fanno ricorso i musicisti quando ne hanno bisogno. L'organetto o piccola fisarmonica diatonica (detto spesso in Basilicata "armonica") è stato inventato verso la metà del XIX sec. e si è subito affermato negli ambienti popolari per la sua maneggiabilità e per essere sempre pronto all'uso.

La sua introduzione tra gli strumenti della cultura agro-pastorale ha sconvolto l'assetto repertoriale in uso, obligando i suonatori a variare i brani già in uso e permettendo di inventarne dei nuovi. Esso è molto diffuso in Basilicata, anzi statisticamente potremmo dire che è lo strumento solista più adoperato oggi per la musica tradizionale.Il disco presenta esecuzioni tradizionali autentiche di numerosi motivi di tarantelle, di quadriglie, di balli ottocenteschi (valzer, polke e mazurke) e di canti rituali monodici e polifonici..

La ricerca sistematica ha permesso di censire il proliferare di temi melodici e ritmici locali, dimostrando come lo strumento sia stato piegato agli usi musicali preesistenti e alle nuove invenzioni di musici locali, poi passati nella tradizione. L'antologia presente nel disco seleziona non solo la variabilità dei repertori ma mette in evidenza i migliori maestri lucani, di cui molti sono ormai da tempo deceduti e la loro scomparsa rende ancora più prezioso questo lavoro perché resta una testimonianza irripetibile. Il testo del libretto precisa le varie formazioni organiche strumentali che attorniano l'organetto (tamburello, cupa cupa, triangolo, bottiglia, ciaramella, clarino, ecc.) e la sua più evoluta derivazione: la fisarmonica, oltre alla presenza del canto nelle tecniche vocali e negli stilemi arcaici della cultura lucana.
Tarantelle e altri balli, canzoni, serenate, suonate pastorali e canti di questua, nei quali l'oranetto esercita il suo ruolo di centralità organica. compare anche il tamburello suonato nei vari stili lucani ed altri idiofoni..
All'interno libretto di 28 pp. varie fotografie e scale di espanzione dello strumento. Vi sono anche sommari in spagnolo, francese e inglese.
Registrazioni dal 1979 al 1991.


TA002 - Durata 78' 09" - Brani 34 - 199 - Libretto di 24 pp.

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