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Mappa dei balli tradizionali italiani

Balli tradizionali in Abruzzo

 

Ricerca e testo di G. M. Gala - © 2013

Panorama dei balli fra pratica e memoria
Fino al 1927 l'Abruzzo aveva confini più vasti, prima di perdere territori a favore delle province di Ascoli Piceno, Rieti, Roma e Frosinone. Noi ci riferiamo dunque all'Abruzzo etnico e culturale, che comprende i vecchi territori.

I balli che più caratterizzano il panorama etnocoreutico abruzzese sono sicuramente la saltarella, e - a seguire - la ballarella, la zumparella e la spallata. Va precisato che fra saltarellaballarella e zumparella non sempre vi è chiarezza, poiche i nomi dei balli non sempre identificano forme precise corrispondenti.

La saltarella copre gran parte della regione, ma dalle nostre ricerche abbiamo potuto individuare alcune sue sottotipologie:
saltarella della Val di Sangro
saltarella teatina
saltarella della Val Vomano
saltarella dei monti della Laga
saltarella aquilano-amatriciana.

La ballarella è collocata nel versante settentrionale del massiccio della Majella.

La zumparella si ritrova nelle montagne frontane.

La spallata è diffusa nelle zone meridionali e interne dell'Abruzzo, dall'alta Val di Sangro alla Valle del Trigno è si esprime in varie forme coreografiche.

Abbiamo la conservazione del laccio d'amore a Penna S. Andrea e nella montagna frentana.

Balli ottocenteschi di ascendenza aristocratica si ritrovano un po' dappertutto (danza, danzo, scotis, tre passi, cotiglione, valzer e mazurka scambiata, ecc.). Nell'Ortonese troviamo la cotta, mentre la quadriglia compare a macchia di leopardo in ogni parte della regione.

 

Alcuni riferimenti bibliografici

Canziani Estella, Through the Apennines and the Lands of the Abruzzi, landescapes and peasant life, Cambrige, W. Heffer & Sons Ltd, 1928. 


Gala Giuseppe Michele, Il laccio di Penna Sant’Andrea, in “Rivista Abruzzese”, (prima parte) anno XLII, 1989, n. 4, pp. 313-326; (seconda parte) anno XLIII - 1990, n. 1, pp. 63-76.

Ibid., Il laccio d’amore e i balli del palo intrecciato in Italia, Quaderni della Taranta n. 1, Firenze, Ed. Taranta, 1990. Seconda edizione riveduta ed ampliata: 1996.

Ibid., La spallata dell’Italia centro-meridionale, in “Choreola”, (prima parte) anno I, n. 1, primavera 1991, pp. 37-58 ; (seconda parte) anno I, n. 2, estate 1991, pp. 26-40.

Ibid., La cotta abruzzese. Residuo di un prestito della dominazione aragonese, in “Choreola”, anno II, n. 5, primavera 1992, pp. 25-38.

Ibid., Il ballo, il porco e il santo, in “Choreola”, anno II, n. 6, estate 1992, pp. 16-25.

Ibid., La jsciana di Roccaspinalveti, in “Choreola”, anno II, n. 6, estate 1992, pp. 44-46.

Ibid., I balli “scambiati” nell’Abruzzo meridionale. Lo scagnarillë, la mazurka scambiata e il valzer scambiato dell’area frentana, in “Choreola”, n. 10, autunno-inverno 1993, pp. 37-53.

Ibid., “Questo ballo non va bene “- La canzone a ballo e i balli cantati nella tradizione popolare italiana, parte I, in “Choreola”, anno II, n. 7-8, autunno-inverno 1992, pp. 2-136; parte II, in “Choreola”, anno III, n. 9, primavera-estate 1993, pp. 137-240; parte III, in “Choreola”, anno IV, n. 11, primavera-estate 1994, pp. 242-328, Firenze, Edizioni Taranta.

Gala Giuseppe Michele, Pascetta Silvio, Di Virgilio Domenico,  Suoni che tornano. Calascione, tamburello ed altri strumenti della tradizione musicale a Caramanico e sulla Majella, Quaderni della Taranta n. 10, Firenze, Ed. Taranta, 2006.

Giancrosforaro Lia, Danza festiva e performance d'identità: dinamiche della pratica sociale tra gli abruzzesi a Toronto, in La danza fuori della scena. Cultura, media, educazione, Quaderni della Rivista Abruzzese n. 81, Lanciano, 2010, Atti delle giornate di studio 18-20 giugno 2009, pp. 19-28.

Giovannelli Maria Concetta, Il ballo del frustino (Loreto Aprutino - Pescara) I, Pescara, Italica, 1987.

Ibid., Il ballo del gallinaccio (Contrada Valloscuro - Penne - Pescara) II, Pescara, Italica Editrice, 1988.

Ibid., Il ballo della sala (Contrada Valloscuro - Penne - Pescara) III, Pescara, Italica Editrice, 1989.

Nicolai Maria Concetta, Il ballo della sposa. Usi nuziali nella cultura tradizionale abruzzese, Ortona, Menabò, 1994.

Nori Noretta, Ripensare la tradizione, confrontarsi con il cambiamento. Riflessioni sul "fare coreutico"attraverso l'esempio della spallata di Schiavi D'Abruzzo, in La danza fuori della scena. Cultura, media, educazione, Quaderni della Rivista Abruzzese n. 81, Lanciano, 2010, Atti delle giornate di studio 18-20 giugno 2009, pp. 45-67.

Profeta Giuseppe, Bibliografia delle tradizioni popolari abruzzesi, Roma, Edizioni Ateneo, 1964.

Stoppa Francesco, Di Tondo Ornella, Di Gregorio Ubaldo, Seccia Crispi, Il ballo a zampogna: un’ipotesi ed un esperimento, Chieti, Accademia dei Transumanti degli Abruzzi, 2008.

Stoppa Francesco, Analisi morfologica della saltarella tra I balli a struttura circolare nella zona degli Abruzzi citra (Provincia di Chieti), in La danza fuori della scena. Cultura, media, educazione, Quaderni della Rivista Abruzzese n. 81, Lanciano, 2010, Atti delle giornate di studio 18-20 giugno 2009, pp. 29-44.
 

Alcuni riferimenti discografici

La saltarella dell’Alta Sabina (a cura di G. M. Gala), Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta, cd e mc TA005, 1993.

Balli popolari in Abruzzo. Vol. 1: Spallata e saltarella in area frentana, (a cura di G. M. Gala), Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta,  cd e mc TA006 , 1993.

Balli popolari in Abruzzo Vol. 2: La saltarella del teramano (a cura di G. M. Gala), Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta, cd TA011, 1998.

Balli popolari in Abruzzo Vol. 3: Musiche dalla Majella e dalla Val Pescara (a cura di G. M. Gala), Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta, cd TA025, 2005

 

Balli tradizionali in Basilicata

 

Ricerca e testo di G. M. Gala - © 2013

Panorama dei balli fra pratica e memoria
Per area lucana comprendiamo l'attuale Basilicata, il Cilento, il Vallo di Diano e l'area del Pollino.
Domina in Basilicata la tarantella, che si articola in due grandi sottogruppi:

- tarantelle "figurate" a struttura coreografica complessa, spesso "comandate"
- tarantelle a struttura coreografica semplice
Ma vi sono anche altre forme di tarantelle caratterizzate dalla funzione rituale o da canti:
- tarantelle votive
- tarantella col fazzoletto
- tarantelle ludiche o zoomorfe
Inoltre nell'area del Pollino abbiamo varie forme di tarantella pastorale.
Esempi di pizzicantò (torre o piramide umana) sono presenti in Lucania, con varianti morfologiche o terminologiche.
Balli ottocenteschi sono: valzer saltante, mazurka vecchia, polka figurata, scotis, ecc.

Alcuni riferimenti bibliografici

Brizzi Gabriella (1991), Alcuni brani a ballo della tradizione lucana, in “Choreola”, I, n.2, Firenze, Edizioni Taranta, pp. 49-52.

Ibid. (1999), La tarantella dei pastori. Appunti sulla festa, il ballo e la musica tradizionale in Lucania, Quaderni della Taranta n. 7, Firenze, Ed. Taranta.

Ibid. (2004), Suoni che pulsano. Tarantelle e pastorali fra resistenza e mutazioni culturali alla festa della Madonna del Pollino, in AA. VV., Musica e tradizione nella festa della Madonna del Pollino, pp. 21-40, San Severino Lucano (PZ), Pro Loco del Pollino.

Alcuni riferimenti discografici

Gala Giuseppe Michele (a cura di), La Madonna di Viggiano - vol. I: La zampogna lucana, musicassetta, Ed. Materiali Sonori, Maso K7-3001, 1984.

Ibid. (a cura di), La Madonna di Viggiano - vol. II: Canti e strumenti, musicassetta, Ed. Materiali Sonori, Maso K7-3002, 1984. Ibid. (a cura di), * La Madonna di Viggiano - vol. III: Canto, organetto e chitarra, musicassetta Ed. Materiali Sonori, Maso K7-3003, 1984.

Ibid. (a cura di), La zampogna lucana, Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta, cd e mc TA001, 1991.

Ibid. (a cura di), Organetto e tarantelle, Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta, cd e mc TA002, 1991.

Ibid. (a cura di), L’arpa di Viggiano, Collana “Ethnica”, Edizioni Taranta, cd e mc TA003, 1991.

Balli tradizionali in Calabria

icon Folklore dItalia Calabria

Ricerca e testo di G. M. Gala - © 2013

Panorama dei balli fra pratica e memoria

Anche la Calabria è contrassegnata prevalentemente dalla tarantella, detta in area aspromontana anche viddanedda (villanella). Generalmente si presenta come danza in coppia e in molti casi condotta da un "mastro di ballo". In area del Pollino troviamo tarantelle a quattro persone e in cerchio,  e sopravvivono alcuni esempi di tarantella pastorale. Il alcuni paesi albanesi tra Pollino  e piana di Sibari permane una danza in cerchio di chiara origine albanese, detta

Alcuni riferimenti bibliografici

Aa. Vv., Calabria sconosciuta - rivista trimestrale di cultura e turismo, Chiaravalle, Frama Sud.

Barresi Maria, Il kordax dalla Grecia alla mafia, Reggio Calabria, Laruffa, 1997.

Castagna Ettore (1988), (a cura di), Danza tradizionale in Calabria, Catanzaro, Coop. Satriani.

Ibid. (2006), U sonu. La danza nella calabria Greca, Roma, Squilibri.

Gala Giuseppe Michele, Appunti sulla tarantella in Calabria, in "Il Folklore d'Italia", rivista scientifica della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, n. 1, 2006, pp. 5-14.

Gatto Danilo, Suonare la tradizione. Manuale di musica popolare calabrese, Soveria Mannelli, Rubettino Ed., 2007.

Ricci Antonello, Tucci Roberta, La capra che suona. Immagini e suoni della musica popolare in Calabria, Roma, Squilibri, 2001.

 

Alcuni riferimenti discografici

Tucci Roberta (a cura di), Calabria I, Strumenti. La zampogna e doppio flauto, Fonit Cetra, 1982.

Santagati Valentino, Villani Anna Cinzia, A catarra  dô vinu. I suonatori di chitarra battente delle Serre calabresi, Udine, Nota, 2005.

Tucci Roberta (a cura di), Calabria I, Strumenti. La zampogna e doppio flauto, Collana Ethnica, TA032, Ediz. Taranta, 2009.

 

Balli tradizionali in Campania

tarantella

ballo sul tamburo

Balli tradizionali in Emilia Romagna

saltarello

ballindodoci

ballinsei

 

Balli tradizionali in Friuli Venezia Giulia

danze

Balli tradizionali nel Lazio

saltarella

Balli tradizionali in Liguria

balli liguri:

Balli tradizionali in Lombardia

balli 

Balli tradizionali nelle Marche

Radiografia del saltarello marchigiano

Sembrano finalmente essere maturati tempi per redigere una pubblicazione scientifica sui balli tradizionali marchigiani. Grazie all’interessamento dell’UGFM (Unione Gruppi Foklorici Marchigiani) si è dato inizio alla stesura di un testo che presenti i numerosi esempi di balli contadini delle varie zone della Marca.

Certo fra tutti primeggerà il saltarello, nelle sue diverse articolazioni, ma nessun ballo emerso in una ricerca pluritrentennale della nostra associazione verrà escluso da questa rassegna. Non mancheranno sorprese. Notizie storiche, contesti socio-culturali, descrizioni morfologiche, trascrizioni musicali, schemi grafici, foto, interviste e biblio-discografia renderanno la pubblicazione fondamentale. Chissà che si riesca ad allegare anche un bel DVD con i documenti irripetibili girati durante la ricerca! Vi terremo informati.

Balli tradizionali in Molise

 

Ricerca e testo di G. M. Gala - © 2013 

Panorama dei balli fra pratica e memoria

Il Molise, sia quando era amministrativamente con l'Abruzzo, che da quando è regione autonoma, non e stata quasi mai oggetto di specifica indagine etnocoreutica sino agli anni '90 e primo decennio del XXI sec. ad opera di Pino Gala. Paolo Mazzocco e Tiziana Miniati. Questi sono stati gli unici - dopo un breve sopralluogo di Mascia nel 1950, a svolgere una sistematica ricerca iniziata nel 1989 e proseguita a ritmi dilatati e irregolare da Gala negli anni '90, finché dal 2005 al 2011 l'indagine si è intensificata grazie alla suddetta collaborazione. Il 40% dei comuni molisani è stato a varia intensità indagato. Il fardello di balli ritrovati - fra balli menzionati nella memoria degli anziani , quelli dismessi ma rieseguiti dai depositari e e quelli ancora attivi - è stato sorprendente.

I balli più diffusi e caratterizzanti sono senz'altro la saltarella, la tarantella e la zumbarella, nomi e modelli che si intrecciano e sovrappongono creando non poche difficoltà per costituire tipologie identificative.

Molti altri balli sono stati trovati:  zumbettone,  matacchini, predicatielle, zumbarella, tuzzaculo, spaddata, tozzaculo, intreccio, destra e sinistra, pizzicantò, quadriglia, polka fiorata, valzer saltante, passetto, marsigliese, valzer figurale, sciotte, ecc. Inoltre vi sono altri balli-gioco come ballo della scopa, ballo della seggia, ballo della volpe, ecc. 

Alcuni riferimenti bibliografici

Mascia Enzo, Folklore nel Molise, danze popolari, in "Il Folklore", anno VI, n. 3-4, ott. 1949 – mar. 1950 , pp. 24-44.

Jovine G., Danze a Castelmauro, in "La Lapa", anno III, 1955, n. 1-2, pp. 23-24.

 

Balli tradizionali in Piemonte

danze occitane

 

Balli tradizionali in Puglia

Folklore Puglia

Pizzica pizzica

Trantella del gargano

Scotis

Balli tradizionali in Sardegna

Ballo tondo
passo torrau
dillu
danza

Balli tradizionali in Sicilia

tarantella

ballittu

ballo della cordella

scotis

Balli tradizionali in Toscana

Trescone
Manfrina
Ballo dei gobbi

Balli tradizionali in Umbria

saltarello

manfrina

Balli tradizionali in Trentino Alto Adige

danze

Balli tradizionali in Valle d'Aosta

danze

Balli tradizionali in Veneto

furlana

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